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Gabriele Policardo – “Io sono d’oro” – “La malattia come relazione sospesa”

I libri di Gabriele Policardo sono come una gustosa cena di sushi: la mangi in fretta e voracemente, perché ne senti il bisogno, e poi necessiti di più tempo del solito per digerirla.
Questo non significa che i suoi titoli mi siano indigesti, tutto il contrario, le sue parole hanno per me un’attrattiva inusuale e vengono divorate prima dagli occhi e dalla mente e solo successivamente “capite” dalla pancia, dove risiede la nostra parte più istintiva.

Questo è l’effetto che mi fa una verità scomoda: si fa strada a passo felpato fino al secondo cervello e allora diventata difficile ignorarla; e di verità scomode Gabriele Policardo ne dichiara molte.

L’autore è il fondatore delle Biocostellazioni, una pratica che fonde le Costellazioni familiari e le 5 Leggi biologiche: Policardo si è formato presso la scuola di Bert Hellinger e da anni ospita seminari frequentatissimi in tutta Italia.

Attraverso i suoi saggi offre al lettore una visione inedita su denaro, malattia e relazioni. Ed ecco perché ho scelto di recensire questi due libri: “La malattia come relazione sospesa” e “Io sono d’oro” (editi da Edizioni Spazio Interiore”).

“È diffusa la credenza che quando qualcosa va storto nella nostra vita è perché un tribunale spietato ci sta imponendo una lezione. La vita non è però un’università , non è solo questo. Lo dimostra il fatto che anche dando una risposta, la più verosimile, sensata e reale a quel perché, ciò non produce alcun sollievo, né guarigione: può semmai aggiungere sconforto”.

Focus di questo saggio è il ruolo della donna nelle relazioni con partner, genitori, amici e parenti. A mio avviso, scardina le etichette che alla donna si tenta di affibbiare, anche nell’era del femminismo. Policardo parte dall’assunto che esistono più tipi di coscienza che ci guidano nei rapporti con l’altro: quella individuale, ad esempio, è soggetta alla nostra volontà e responsabilità, mentre quella sistemica è profondamente influenzata dal destino dei nostri avi.

Padroneggiare l’arte di vivere è imparare a fluttuare tra queste diverse coscienze come un ballerino esperto. Gabriele Policardo spiega qual è l’origine di alcuni atteggiamenti, in apparenza inspiegabili, che ci portano a sabotare una relazione e, quindi, noi stessi.

Molto interessante è il confronto tra i verbi curare e guarire, uno transitivo e l’altro riflessivo:
“Io guarisco. Perché mi metto in gioco. Io apro uno spazio nuovo dentro di me, guardo nelle stanze interiori in cui non ho mai guardato, osservo la mia anima senza giudizio, senza paura, senza intenzione; ascolto una parte più profonda… […] Assai pericoloso è attribuire un simile potere a un altro: «Tu mi guarisci»”.

Il ruolo che conferiamo all’altro dice molto più di noi che della persona che quel ruolo riceve: Il fatto che essere felici sia una responsabilità solo e soltanto nostra sembra un concetto scontato eppure, Policardo racconta, esistono diversi casi dove la figlia o la moglie si sono inconsciamente sostituite al genitore o al partner, assorbendone i problemi, i traumi, le paure.
A fine saggio, troviamo delle meditazioni a cura dell’autore che si presentano come istantanee di vita, racconti interessanti, colmi di consigli preziosi e applicabili nella quotidianità.

“Il nostro sintomo si sviluppa quando un evento o una situazione ci spiazzano e innescano in noi una reazione che abbiamo appreso dal nostro ambiente primario e che abbiamo ricevuto dai nostri genitori e antenati come parte del loro patrimonio d’informazioni e condizionamenti”.

Questo saggio di 133 pagine, formato tascabile, risponde a un’unica e complessa domanda: perché ci ammaliamo?
La genetica, nell’ambito della patologia, assume in questo libro un nuovo significato: non riguarda soltanto il DNA, quanto il bagaglio di esperienze e traumi vissuti dai nostri antenati; quanto più si classifica come irrisolto e non elaborato, tanto più peserà sulle nostre spalle.

Questo volumetto è molto interessante, perché spiega come sono nate le Biocostellazioni e come operano:
“Saper riconoscere il codice biologico è fondamentale. Osservando una persona mentre parla dei genitori, di un ex partner o di un figlio, si possono cogliere molti impercettibili segnali di questo codice: un improvviso prurito sul braccio, la palpebra di un occhio che inizia a contrarsi, dei piccoli singhiozzi, la voce che va via, si attenua o cambia suono”.

Gabriele Policardo parte da esempi concreti per analizzare relazioni disordinate e patologie sempre più diffuse, come i disturbi alimentali, il carcinoma mammario, l’autismo e molte altre.

I motivi per leggere Policardo sono molteplici, come gli argomenti che affrontano i suoi scritti: il lettore si imbatte in analisi approfondite, corredate da riferimenti storici e filosofici; ci sono diversi legami con il mondo della scienza, nonostante le costellazioni familiari non siano riconosciute dal mondo della medicina.
Le parole di Policardo sono umilmente provocatorie: preservano la bellezza di chi smuove gli animi non per imporre una soluzione, ma per rinforzare il potere dell’accettazione attraverso l’amore.

Autore: Gabriele Policardo
Titoli: Io sono d’oro; La malattia come relazione sospesa
Editore: Edizioni Spazio Interiore
Anni: 2018; 2017

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