Un’osteria, i conti di cassa che non tornano, gli assessori corrotti, un paese che si prepara alle elezioni e, al centro di questo quadro, Oberdan, proprietario dell’osteria La Bionda. È questo il nucleo narrativo del romanzo di Francesco Berni, edito da Dialoghi.

Il protagonista ha trent’anni e il nome di un patriota irredentista italiano, Oberdan per l’appunto, solo che lui non lotta per l’annessione di Trieste, ma piuttosto per la sua osteria, un progetto di vita ostacolato dalla burocrazia italiana e dai favoritismi politici locali.

Il nodo principale del libro ruota attorno a una vera e propria missione del protagonista: ottenere l’autorizzazione per la costruzione di un plateatico accanto alla sua osteria.

I conti di fine mese, come scopriamo nelle prime pagine, sono la preoccupazione costante di Oberdan. Il giovane però non si arrende e si ingegna per rinnovare il proprio locale, per passare dalle apericene tradizionali a un aperitivo letterario con tanto di pietanze associate ai versi o letture della serata.

«Il locale è troppo piccolo. Faccio pranzo a menù fisso, grandi americane e cocktail bar, ma ho pochi tavoli, rischio di non rientrarci in questo esercizio. […] Se non mi fanno fare il plateatico, io non posso stare tranquillo;[…] Eccoli qua, i conti non si smentiscono: con tutto quello che fatturo, mi rimangono in tasca solo 1000 euro al mese»

Nei piccoli centri, come il borgo dove sorge l’osteria La Bionda, per ottenere qualcosa e non soccombere bisogna agire anche in politica. L’antagonista di Oberdan, non a caso, è l’assessore Brasile, perché suo cognato «è mio concorrente», come ci spiega il protagonista.

Ecco allora che il giovane, grazie al sostegno e ai legami politici dei clienti di una vita, agli amici fedeli e suoi sostenitori come l’ex Professore di Filosofia, si fa strada per far sentire la sua voce e ottenere ciò che vuole.

Pagina dopo pagina scopriamo tutti i tratti della personalità di Oberdan, impariamo a non giudicarlo, a capire che il “suo lamentarsi” è parte del suo stesso carattere, forse un tratto odiato da lui stesso, ma necessario per renderlo caparbio.

Avrebbe cento motivi per mollare questo giovane, lontano dall’immagine tradizionale dell’oste, giovane, tenace, determinato e, invece, non cede. Reclama ciò che gli spetta, senza perdere mai del tutto i suoi principi. Si autocritica, senza mai cadere in una vera e propria autocommiserazione.

Vi consiglio di leggere questo libro se avete voglia di capire il punto di vista di chi prova a investire le sue forze e l’ingegno in questo Paese, facendo i conti con sé stesso e le difficoltà quotidiane di ogni piccola parte d’Italia.

Autore: Francesco Berni
Titolo: Oberdan si lamentava
Editore: Dialoghi
Anno: 2020-2021