Non Avevo Capito Niente di Diego De Silva è il primo capitolo della storia di Vincenzo Malinconico. L’autore ci presenta, fin dalle prime righe, un personaggio controverso e spassoso, incapace di gestire la sua vita privata e (soprattutto) la sua carriera professionale.
Non Avevo Capito Niente e il suo protagonista
Vincenzo Malinconico ha tutte le carte in regola per essere definito senza speranze. È divorziato (ma ancora legato da un rapporto malsano alla sua ex moglie). È un avvocato non particolarmente portato alla professione (infatti è perennemente sull’orlo del fallimento). A tutto questo ci si aggiunte la sua propensione personale ad essere un logorroico e un pessimista cronico.
A rendere Vincenzo ancora più “particolare” è un disturbo linguistico (che lui definisce “morfosintattico”) che gli fa scambiare l’ordine delle parole nelle frasi.
Il fatto imbarazzante è che io la frase la penso giusta, solo che esce smontata. Se me ne accorgessi per tempo, basterebbe tenere la bocca chiusa. Invece quella si apre, e mi rovina la reputazione.
[…] E insomma io ero là nella calca (che già è una faccenda abbastanza umiliante) aspettando di dire: “Può passare in decisione”, e invece quando è toccato a me ho detto: “Può in decisione passare”.
Ha due figli e sicuramente fare il padre è la cosa a cui tiene di più e che gli riesce meglio. Ogni settimana va fino all’aeroporto per pranzare al Burger King con la figlia maggiore e, anche se con qualche difficoltà, gestisce la possibile omosessualità del figlio minore.
Per marcare ulteriormente la peculiarità del protagonista di Non Avevo Capito Niente, ci pensa anche la narrazione. Il narratore è Vincenzo che, in prima persona, ci racconta gli avvenimenti delle sue giornate e i suoi infiniti viaggi mentali.
Il fatto è che io sono un narratore incoerente. Non si può fare affidamento su di me. M’interessano troppo le chiacchiere incidentali che ti portano da un’altra parte.
Un giorno, mentre passeggia per le strade di Napoli, e si trova il marciapiede sbarrato da un teppistello seduto sullo scooter, nella sua testa si delinea questo pensiero:
Io non ne posso più del marketing della criminalità disorganizzata. Dei cani sciolti che praticano il narcisismo delinquenziale e il delitto gratuito come forma di autopromozione e di propaganda (perché questi sono gli scippi che finiscono nel sangue, le rapine precedute dall’omicidio, i passanti picchiati senza scopo di lucro, gli schiaffi tirati dai motorini in corsa o anche le semplici esibizioni di disturbo come questa: spot. Inserzioni pubblicitaria. Comunicati stampa)”.
L’Avvocato Vincenzo Malinconico
Oltre alla travagliata vita privata, ci si mette anche il lavoro. Vincenzo Malinconico è un avvocato con una conoscenza decisamente zoppicante del diritto che, non si sa come, ogni tanto, gli permette anche di fare bella figura.
Per ovviare alla sua poca preparazione, si occupa principalmente di pratiche minori (quelle assicurative), per cui non serve una particolare conoscenza della legge.
È così sbadato che si dimentica di essere iscritto all’elenco dei difensori d’ufficio, trovandosi così a dover difendere un camorrista (Domenico Fantasia in arte Mimmo ‘o Burzone, altrimenti detto il Borsone) che gli mette alle costole una guardia del corpo improbabile (Tricarico Amodio).
Un’altra peculiarità di Vincenzo Malinconico è quella di attrarre le persone (principalmente sconosciuti) e di far sì che gli facciano eccessive confidenze di natura privata.
Ma anche qui, il nostro avvocato, non brilla per intuito e comprensione: la maggior parte delle volte ascolta distratto e si rende conto troppo tardi delle situazioni in cui si trova.
Giustino Talento ha ucciso la sua compagna con sette coltellate. Hanno litigato in cucina, come spesso capita. La cucina è il posto più pericoloso dove litigare, perché cova armi.
Alla fine di Non Avevo Capito Niente, non si capisce bene come, ci si affeziona a Vincenzo Malinconico, alle risate che ci fa fare, al suo essere logorroico, un po’ sfigato ma con un gran cuore. Ma l’avvocato, forse, non dovrebbe proprio farlo…
Per scoprire come l’autore sia riuscito a costruire un personaggio così ben strutturato, qui sotto l’intervista a Diego De Silva.
Autore: Diego De Silva
Titolo: Non Avevo Capito Niente – Vincenzo Malinconico #1
Editore: Einaudi
Collana: Super ET
Anno: 2007