Daniel Martin. Jordan Halley. Gabriel Laffont. Roger Brennmeier. Heinrich Görlitz. I protagonisti del primo romanzo thriller di L.K. Brass, “I mercanti dell’Apocalisse”, sono tanti. Tutti. O forse nessuno. Chi è Daniel Martin, il geniale informatico la cui vita viene sconvolta da una serie di terribili incidenti? E chi è L.K.Brass, pseudonimo dietro al quale si nasconde un autore misterioso, di cui possiamo dire con certezza solo che sia un esperto di finanza e di computer – in parte proprio come il suo alter ego?
Vale la pena di ammetterlo subito: a queste domande non troverete davvero una risposta nelle quattrocento pagine circa de I mercanti dell’apocalisse, nato da un ebook autopubblicato su Amazon dall’autore che ha scalato la top 100 in pochissimo tempo. Quello che troverete, invece, è una trama densa, complessa, intrigante, che sembrerà costringervi a inoltrarvi in un territorio per molti sconosciuto per non dire astruso: la finanza, i mercati, la Bce, i sistemi di controllo informatici e tutte le loro possibili manipolazioni.
Strano a dirsi, ma se mai vi è capitato di cambiare canale sconsolati di fronte all’ennesimo talk show che parla di spread e di titoli di stato, quasi non crederete di potervi appassionare tanto alle ricerche e alle vicende che coinvolgono Daniel Martin, i suoi tanti alias e la bella Anna. In effetti, Brass, con il suo stile asciutto, ha evidentemente il dono di saper costruire e descrivere minuziosamente – ma anche con semplicità – situazioni e risvolti di un vero e proprio intrigo internazionale che sembra stritolare nei suoi ingranaggi i più deboli, gli innocenti e, più in generale, tutti gli ignari cittadini che nulla possono di fronte ai mezzi sconfinati di chi specula sulle loro stesse vite e trama nell’ombra.
L’interesse e, perché no, il fascino che l’intreccio esercita sul lettore, però, non è suscitato da una mera identificazione con le “vittime”. Brass sembra infatti volerci dare prima di tutto gli strumenti per capire. Per renderci conto di ciò che accade veramente in quella che assomiglia sempre di più a una misteriosa “sala dei comandi”, e per comprendere il significato per la nostra stessa esistenza di termini che non pensavamo neppure di dover mai imparare. In una parola, per non rimanere inermi.
«Signor Martin, Daniel Martin?»
Inizia così l’odissea di Daniel, con una telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere nella sua vita. Tanto meno un uomo all’apice del successo, con una splendida famiglia, tre figli, una moglie che ama e con cui condivide tutto.
Tuttavia, la serie di misteriosi incidenti in cui, suo malgrado, Daniel si troverà coinvolto è appena cominciata. L’unica àncora di salvezza è la sua lucidità, la razionalità con cui decide di sacrificare tutto quanto pur di riuscire a proteggere chi ama. Anche a costo di rimanere completamente solo.
È un personaggio sfaccettato, complesso, profondamente umano quello di Daniel. Ed è qui, forse che le doti di narratore di Brass emergono con chiarezza affiancando l’innegabile abilità dimostrata nella costruzione dell’intreccio. Non per niente, questo, è un romanzo thriller, che nulla ha da invidiare a più note opere dello stesso genere. La tensione è ben dosata, controllata. Quando si alza, ci lascia appesi a un filo, con l’ansia di girare pagina e girare pagina ancora una volta. Poi, d’improvviso, si allenta, quasi come una rete che a tratti permette di sporgersi, di allungare una mano e sfiorare il groviglio di sentimenti ed emozioni che si celano in Daniel.
Sorrideva e aveva un bellissimo viso, incorniciato da una cascata di capelli biondi.
Lei si chiama Anna, Anna Laine. È una giovane finlandese che ricopre un ruolo di responsabilità nella Bce e che si trova coinvolta, proprio come Daniel, in una frode di enormi dimensioni di cui diventa testimone scomoda.
Daniel prima la cerca per avere informazioni, poi la salva da morte certa e, infine, sarà lui stesso a essere salvato – non solo in senso metaforico. Sembra quasi un paradosso, eppure, se un po’ di calore e di amore tornerà nella vita di Daniel sarà proprio grazie a questa donna che viene da una terra fredda e apparentemente gelida.
Ma non è solo questa la chiave del rapporto che si instaura tra Daniel e Anna, che da vittima si trasformerà in un’intelligente e preziosa compagna pronta a cambiare abiti e identità quasi con la stessa naturalezza del protagonista. Ciò che Anna mostra a Daniel è quanto una realtà apparentemente astratta e lontana come una piazza d’affari o un mercato finanziario incida profondamente sulla vita di una collettività, per non parlare di interi paesi e nazioni. Di questa collettività, tutti, anche i più soli, anche chi ha scelto e ormai accettato la solitudine di una vita ai margini – proprio come Daniel – fanno inevitabilmente parte. E se un torto viene compiuto ai danni da tutti, se un’ingiustizia è subita dalla collettività ed è perpetrata da forze oscure che è necessario combattere, questa non può e non potrà essere una lotta solitaria.
Chi sono, dunque, i misteriosi “mercanti dell’apocalisse” richiamati dal titolo? Riusciremo mai a conoscere il loro vero volto, a inchiodarli alle loro responsabilità? E, forse, c’è un’altra terribile battaglia che aspetta Daniel e Anna?
A queste domande potrà replicare solo il misterioso L.K. Brass. Nel frattempo, rimarranno un quesito aperto – uno in più, a cui non vorremmo smettere di cercare una risposta.
Autore: L.K. Brass
Titolo: I mercanti dell’Apocalisse
Editore: Giunti
Anno: 2016
2 commenti
Grazie di cuore! Sarò anche misterioso, ma una recensione del genere ha il potere di riportarmi vicino ai miei personaggi e commuovermi.
Grazie di averci regalato questa storia. Scrivere di un libro bello è sempre un piacere!