Un pugno allo stomaco. È la sensazione che ti lascia la lettura dell’Opzione di Dio, il nuovo romanzo di Pietro Caliceti (Baldini+Castoldi).
La vicenda prende vita all’indomani del primo attentato jihadista in Italia, proprio nella Città del Vaticano. Lo schema è purtroppo quello già visto in giro in altre città europee: un camion o un pullman lanciato a folle velocità contro gli inermi passanti, che cadono come birilli.
Contemporaneamente la Santa Sede è scossa da un’altra notizia, potenzialmente ancora più grave: la malattia e l’imminente morte del Papa, in un momento in cui il gradimento della Chiesa è ai minimi termini.
I pretendenti al soglio pontificio sono il tradizionalista Angelo Vignale e il progressista Warren Hamilton. Tra i due si scatena una guerra all’ultimo voto da conquistare in vista del Conclave: guerra che prevede di scavare nei rispettivi passati alla ricerca di scheletri nell’armadio, di qualsiasi ombra che possa offuscare l’ascesa verso il trono di Pietro.
Hamilton si affida ai fratelli Macchia: Alessio, giovane e fervente prete e Giovanni, avvocato che invece ha perso la fede. La moglie di Giovanni è invece uno dei poliziotti incaricati di indagare sull’attentato attribuito all’Isis.
Le due vicende sono molto più legate di quello che potrebbe sembrare. Le indagini sul passato dei due cardinali e sull’attentato si sfiorano, si intrecciano senza mai accavallarsi. Il ritmo è serrato e i colpi di scena si susseguono senza soluzione di continuità. Se nella prima parte la lettura è appassionante e coinvolgente, nella seconda diventa – pur non perdendo scorrevolezza – più pesante. E non perché cambi la scrittura, ma perché viene a galla tutto il marcio che Vignale e Hamilton hanno disseminato nella loro vita. Bassezze, crudeltà, reati compiuti per il proprio interesse personale, per costruire un vero e proprio brand della santità, da giocarsi durante le votazioni nella Cappella Sistina.
Il finale lascia senza fiato ed è solo apparentemente consolatorio, perché resta un fastidioso amaro in bocca per storie che di romanzesco hanno ben poco: tanti, troppi scandali attorno alla Chiesa rendono purtroppo plausibile il frutto dell’inventiva di Caliceti.
Come già detto, la lettura è coinvolgente, grazie anche ad una perfetta gestione dei piani – religioso, poliziesco, legale – da parte dello scrittore. Non so se Caliceti lo considererà un complimento, ma il suo libro merita di diventare un film: la trama non avrebbe nulla da invidiare ai blockbuster di Dan Brown.
Titolo: L’opzione di Dio
Autore: Pietro Caliceti
Editore: Baldini+Castoldi
Anno: 2020
Pagine: 416
Prezzo: 19,00 €
1 commento
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Una vicenda ben articolata sui suoi tre diversi piano, sempre puntuale e verosimile. Addirittura fin troppo.
Molti complimenti da parte di un collega, avvocato.