Alain è un padre di famiglia che ha lavorato per molti anni come responsabile delle risorse umane. A cinquantanni viene licenziato nel bel mezzo di una fusione e si ritrova disoccupato e… Disorientato.
Con tenacia, determinazione e orgoglio, Alain continua a cercare lavoro, presentandosi quotidianamente all’ufficio di collocamento in giacca e cravatta, accettando nel frattempo mansioni da magazziniere e operaio. Un giorno, Alain si imbatte in un annuncio di lavoro che sembra essere stato scritto apposta a lui. Un’agenzia del lavoro cerca un responsabile delle risorse umane per conto di un’azienda cliente molto importante. Dopo aver sostenuto un test, ad Alain viene chiesto di partecipare a un sequestro di persona simulato, nel quale dovrà interrogare i quadri più influenti dell’azienda cliente. L’obiettivo è testare la fedeltà dei quadri nei confronti dell’azienda.
Una situazione inusuale e inattesa, che esula dai classici colloqui di selezione; tuttavia, Alain pensa sia l’opportunità ideale per ritornare vincente nel mercato del lavoro; non solo, dall’esito di quella simulazione dipendono anche la sua felicità coniugale e il benessere economico della sua famiglia. Ottenere quel lavoro diventa per Alain l’unica ragione di vita e arriva a indebitarsi, isolarsi da moglie e figlie e a perdere la cognizione della realtà per arrivare preparato il giorno della simulazione.
Pierre Lemaitre lascia che il lettore si scontri con quello che è l’evidente disagio dell’uomo contemporaneo: la società di oggi costringe l’essere umano a considerare il lavoro come l’aspetto più importante della propria vita; come se dal lavoro dipendessero felicità e salute. Lemaitre porta il suo protagonista a compiere atti estremi e violenti, a tratti surreali, quasi come a voler scuotere la coscienza e la consapevolezza del lettore in merito a queste delicate tematiche.
Perché se siamo alla ricerca di un buon lavoro per onorare i nostri valori, cosa accade quando, per ottenere quel lavoro, siamo costretti a sacrificarli?
Il romanzo di Lemaitre affronta anche il tema della competitività distruttiva che le grandi aziende seminano tra i loro dipendenti. E lo fa dando vita a un thriller psicologico che è anche un romanzo d’attualità; i profili psicologici dei personaggi vengono descritti con accuratezza, mettendo in risalto le loro scelte e le loro ambizioni.
Lavoro a mano armata è un libro consigliato per chi sente il bisogno di immergersi in un romanzo denso e ricco di colpi scena.
Autore: Pierre Lemaitre
Titolo: Lavoro a mano armata
Traduzione: Giacomo Cuva
Pagine: 430
Editore: Fazi
Anno: 2017