Con il suo romanzo d’esordio, Alessandro Barbaglia, giornalista e libraio, entra nella rosa dei finalisti del Premio Bancarella, il cui vincitore verrà annunciato nel mese di luglio.
La locanda dell’Ultima Solitudine (Mondadori, 2017) ha il fascino della favola: i personaggi sono adulti incastrati nel proprio passato; nutrono il bisogno ritrovare la leggerezza e la serenità perdute. L’intreccio accomuna due storie separate, che convergono in un unico futuro, in quel luogo senza tempo, a un passo dal mare, che è la Locanda dell’Ultima Solitudine.
“Ci sono tre motivi per cui vale la pena andare alla Locanda dell’Ultima solitudine.
Il primo è perché si mangia bene.
Il secondo è perché ci si può andare solo in due.
Il terzo è perché laggiù ci impari a vivere. E quindi, anche, a morire.
La narrativa di Alessandro Barbaglia è ricca di poesia e giochi di parole. Viola vive a Bisogno, un paesino sulla collina dove passa le giornate ad accordare i fiori. Da Bisogno capisce di dover fuggire quando non si sente più rassicurata dal suono melodico dei prati colorati.
Libero vive di attese, la sua libertà sta nel lasciare dei vuoti nella sua vita, senza sentirsi in dovere di riempirne i silenzi. Il suo cane Vieniqui non è della stessa idea e ogni tanto fugge per poi ritornare dal suo padrone.
Due storie così semplici, raccontate in un modo originale e sorprendente. Un’atmosfera magica, dove l’immaginazione interpreta il ruolo di protagonista, proprio lì, alla Locanda dell’Ultima Solitudine, dove si servono perle di patate invece di primi e secondi. Una locanda come luogo di passaggio, dove transitano coloro che hanno bisogno di far pace con il passato, prima di incamminarsi verso il futuro.
“E’ tutta in legno, la Locanda, alterna le pareti scure alle finestre piene di luce da cui entra sempre un po’ di vento. E’ fatta di poche stanze e una sola certezza: se sai arrivarci, facendo tutto quel sentiero buio che ci vuol poco a perdersi, quello è il posto più bello del mondo”.
Libro consigliato a chi piace immergersi nella lettura in posti silenziosi e per chi ama rilassarsi sulla spiaggia in solitudine, con un bicchiere di vino, magari un Nebbiolo.
Autore: Alessandro Barbaglia
Titolo: La locanda dell’Ultima Solitudine
Editore: Mondadori
Anno: 2017