La storia di Sally Lockhart continua ne L’Ombra del Nord di Philip Pullman. Sally è cresciuta, ha frequentato l’università a Cambridge, è diventata un consulente finanziario (con un ufficio nel cuore della City londinese) ed è socia di “Garland & Lockhart Fotografie d’Arte”.
Come consulente finanziaria si occupa della gestione del risparmio di donne sole, ma indipendenti (come lei) che cercano di amministrare al meglio lasciti e pensioni per garantirsi una vita tranquilla.
Gira per le strade di Londra con il suo fedele cane, Chaka (nero come la pece e, a giudicare dall’aspetto, un incrocio fra un segugio, un danese e un lupo mannaro), che la accompagna e la protegge da eventuali pericoli che potrebbe incontrare.
Ma in amore le cose non vanno altrettanto bene. Il rapporto con Frederick Garland è costellato da litigi e incomprensioni: da un lato Sally lo ama immensamente, ma dall’altro vuole essere una donna economicamente indipendente nell’amministrare il suo denaro e le sue proprietà. E come darle torto?
Frederick amava Sally, l’amava da sempre, e voleva sposarla. I sentimenti di lei erano più complessi. A volte sentiva di adorarlo, non c’era uomo più affascinante, geniale, coraggioso e divertente al mondo, e a volte era furiosa con lui, perché sprecava i suoi talenti gingillandosi con strani congegni, aggirandosi travestito per le strade di Londra insieme a Jim, e comportandosi come un ragazzino che non sa cosa fare del proprio tempo. […]
Quanto a Fred… be’, se avesse voluto sposarsi, non avrebbe scelto nessun altro. Ma non ne aveva la benché minima intenzione; almeno non fino a quando fosse stata approvata la legge sul patrimonio delle donne sposate.
Ma i problemi personali di Sally devono essere messe da parte perché si ritrova (suo malgrado) coinvolta in un intrigo internazionale orchestrato dall’enigmatico Axel Bellman.
Tutto ha inizio con il naufragio di una nave (la Ingrid Linde) e il conseguente fallimento della società che la armava, la Anglo-Baltic. All’apparenza la Anglo-Baltic sembrava una compagnia di navigazione solida e sicura al punto che, proprio Sally, aveva consigliato a una sua cliente di investire acquistando un pacchetto delle sue azioni.
Come ne Il Rubino di Fumo si ripresenta il tema del naufragio, all’origine degli eventi del primo capitolo della storia di Sally Lockhart, quando suo padre perde la vita in mezzo all’Oceano Indiano.
A complicare l’intricato groviglio degli eventi de L’Ombra del Nord, come un velo di mistero, si aggiunge lo “spiritismo” che, tra maghi e sensitivi, in precario equilibrio tra truffa e realtà, lascia il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima pagina.
Le mani si allacciarono nel buio, in cerchio, lungo il bordo del tavolo. […]
Cadde il silenzio.
Dopo circa un minuto, dalla bocca di Mrs Budd uscì un lungo, raggelante gemito. Il capo reclinato sul petto, la donna pareva addormentata; d’un tratto, però, si riscosse e cominciò a parlare, con voce maschile.
“Ella” si udì “Ella, amore mio”.
Era una voce sonora, pastosa, e più di uno fra gli astanti sentì drizzarglisi i capelli sulla nuca. Mrs Jamienson Wilcox trasalì, e domandò fievolmente: “Oh, Charles! Charles, sei tu?”
“In persona, mia cara” rispose la voce, una voce maschile, una voce che nessuna donna avrebbe potuto imitare, una voce carica di sessantasette anni di porto, uva passa e formaggio.”
Anche questa volta Philip Pullman non delude, sbalordendo il lettore pagina dopo pagina, con pochi (ma ben congeniati) colpi di scena che faranno scendere molte lacrime dagli occhi dei lettori più sensibili.
Autore: Philip Pullman
Titolo: L’Ombra del Nord – Sally Lockhart #2
Editore: Salani
Anno: 1986