Tra le decine di manoscritti che quotidianamente si riversano nella casella di posta dell’agente letterario Peter Kats, ce n’è uno che a buon diritto riesce a imporsi alla sua attenzione. L’autore, Richard Flynn, si appresta a far luce su un omicidio risalente a quasi trent’anni prima, e mai risolto.
Il manoscritto tuttavia è incompleto, e Flynn non avrà il tempo di consegnarne a Kats il seguito. Spetterà dunque ad altri riaprire il caso da così lungo tempo archiviato.
La vittima, Joseph Wieder, geniale e carismatico docente di psicologia all’università di Princeton, era stata ritrovata priva di vita nella propria villa la mattina di Natale del 1987. Tra le persone a Wieder più vicine c’erano all’epoca Laura Baines, studentessa di grande talento da lui prediletta, e proprio il giovane Richard Flynn, sentimentalmente legato a Laura, con la quale condivideva l’appartamento. Ma altre figure arricchiscono il quadro degli ultimi mesi di vita del professore, e tra queste in particolare Derek Simmons, tuttofare con problemi di memoria e dal passato scomodo, e Sarah Harper, misteriosa compagna di studi di Laura.
Il cammino a ritroso nel tentativo di dare un seguito al manoscritto di Flynn si rivelerà un percorso assai accidentato: le testimonianze di chi in qualche misura era rimasto coinvolto nella vicenda non coincidono, ma si contraddicono a vicenda. Chi di loro mente? O dovremo pensare piuttosto che la memoria inganna, deformando i ricordi a proprio piacimento? Su questa teoria, del resto, il dottor Wieder stava lavorando assiduamente poco prima di essere ucciso:
La memoria non è una telecamera che assorbe tutto ciò che attraversa il campo dell’obiettivo, Richard. Anzi, assomiglia di più a uno di quei registi visionari che scrivono da soli le proprie sceneggiature e finiscono per trasformare schegge isolate di realtà in un film.
Ne Il libro degli specchi il lettore viene indotto a seguire false piste fino alle ultimissime pagine: l’autore, E.O. Chirovici, rumeno alla sua prima prova in lingua inglese, gioca a rendere ogni testimonianza verosimile e ogni testimone credibile. La vicenda viene così ricostruita attraverso un intrigante gioco di specchi in cui la realtà si riflette tanto inevitabilmente distorta quanto puntualmente persuasiva: la sfida, per i tre diversi narratori del libro come per il lettore, consisterà nel porre a confronto le versioni contrastanti di ciascun testimone, setacciandole fino a isolare la sola e unica verità dei fatti.
Il romanzo, centrando il principale obiettivo che il suo genere impone – un intreccio sapiente, efficace, imprevedibile – ha però anche un altro merito, nient’affatto scontato: rendere indimenticabili, forse ancor più dei personaggi direttamente coinvolti nella drammatica vicenda dell’assassinio, le voci narranti. E in particolare l’ultima, quella delicata e toccante di Roy Freeman, investigatore in pensione ed ex alcolista, la cui memoria sta sfumando davvero: paradossalmente toccherà proprio a lui, cui il presente continuamente sfugge, ricomporre i tasselli di una vicenda così a lungo dimenticata.
Autore: Eugen Ovidiu Chirovici
Titolo: Il libro degli specchi
Titolo originale: The Book of Mirrors
Traduzione: Luca Bernardi
Editore: Longanesi
Anno: 2017