Settembre 1973: lo zoologo George Schaller parte alla volta dell’Himalaya con uno scopo ben definito: acquisire più informazioni possibili sul comportamento dei bharal, le pecore azzurre che popolano l’area del Dolpo, e di rilevare dettagli utili alla loro classificazione. Il naturalista Peter Matthiessen si unisce a lui ma, al contrario, scoprirà le vere ragioni alla base della propria missione solo in prossimità del ritorno. Nel cassetto di entrambi c’è il desiderio impronunciabile di avere un incontro con il felino più misterioso e raro del pianeta, un fantasma che lascia le proprie orme sul percorso dei due avventurieri come indizi della propria presenza.
“E’ senza dubbio il più misterioso tra le grandi fiere; non si sa nulla del suo sistema sociale. Quasi sempre lo si vede solitario […] forse non è socievole e vive da eremita”
“Il leopardo delle nevi” (editore Neri Pozza) è la narrazione di un’entusiasmante storia vera che ci introduce nell’autentica cultura himalayana e nella sua religione, ma ancor più è la condivisione di un viaggio filosofico, metafisico, alla scoperta del significato dell’essere. Gli excursus personali dell’autore sono intimi e profondi, vagando liberamente tra le rivelazioni della meditazione e il recupero dei ricordi familiari.
La riflessione è favorita dall’ambientazione in uno dei luoghi più estremi e affascinanti del pianeta, dominato da cime inaccessibili e gole assassine. Un ambiente la cui terrificante bellezza ha indubbiamente qualcosa di mistico e “fa da specchio all’essenza dell’individuo” avvicinandolo alla propria dimensione interiore.
“l’aria è talmente tersa che le montagne sembrano stringersi vicine, e di fronte a questo splendore mi si riempiono gli occhi di lacrime. Non è mera emotività, la mia, né l’altitudine a giocarmi uno scherzo. Mi si è schiarita la mente in queste settimane prive di intrusioni – posta, telefono, gente e i loro bisogni – e reagisco con spontaneità alle cose, senza i filtri di difesa e di autocontrollo”
Il paesaggio tibetano, descritto in maniera così evocativa in tutta la sua potenza e meraviglia, mostra “l’equilibrio dei principi cosmici” e induce l’autore a penetrare con naturalezza in argomenti delicati come il senso di colpa, la malattia, ma soprattutto la vita e la morte, facendolo giungere alla conclusione che la fiducia nella prima non possa prescindere da una rappacificazione con la seconda.
“Il segreto delle montagne è che esistono, semplicemente, come me: ed esistono con semplicità, non come me. Le montagne non “hanno” significato, “sono” significato; le montagne “sono”.”
Il lettore, guidato attraverso i sentieri himalayani dal flusso di coscienza di Matthiessen, viene totalmente coinvolto in questo viaggio spirituale che percorre tempo e spazio alla ricerca del vero presente.
Autore: Peter Matthiessen
Titolo: Il leopardo delle nevi
Editore: Neri Pozza
Pagine: 347
Anno: 2004