Iniziamo con il dire che questo libro è una raccolta di racconti, 20 per la precisione, come le regioni d’Italia. Un caso? Può essere, ma è bello pensare che questo numero sia stato scelto appositamente. Perché è dell’Italia che l’autore scrive, di quella Nazione che “si appoggia” su di una penisola dalla forma così singolare, di cui è impossibile non riconoscerne la bellezza su una carta geografica o su un mappamondo.
Ma questo stivale non è poi così perfetto come sembra: o meglio, la vita sociale che si è organizzata in questa penisola ha più di qualche nota stonata. E cosa di meglio per rappresentare queste imperfezioni se non il fango? Quell’elemento che sporca e che mai dovrebbe esserci su una scarpa è la metafora di come in questo nostro Paese ci siano tanti aspetti che ne sviliscono la bellezza.
In questi anni di continua “confusione” politica, ecco che il primo racconto “L’uomo Nuovo” narra con ironia le vicende di una persona che ha praticamente cambiato tutti i partiti nel corso della propria esistenza, passando a destra e sinistra con estrema disinvoltura, adducendo sempre una delusione per l’uno e per l’altro. E riscoprendosi un uomo nuovo ogni qualvolta si volge verso un diverso credo e simbolo politico.
Ma per comprendere le vicende che hanno portato la nostra Nazione ad avere un numero di partiti difficile da conteggiare, è da leggere il racconto in cui in un immaginario viaggio dantesco ci si ritrova a spiegare l’evoluzione che hanno avuto i grandi partiti del passato ai leader scomparsi. E quindi spiegare cosa ne è stato del P.C.I. a Berlinguer, della D.C. a De Gasperi e Moro, del M.S.I. a Almirante e del P.S.I. a Craxi. Non male davvero ripercorrere le vicende in questi termini. E bravo l’autore a farci cogliere le differenze caratteriali di queste personalità.
Ma ci sono anche racconti che parlano di altro, sia chiaro. Alle volte viene usata l’ironia, altre volte il sentimento che pervade la lettura del racconto è la malinconia, e in un caso almeno si resta attoniti dal messaggio duro e diretto di un racconto che segnalo in chiusura: “Italia desnuda”.
Consigliato ai ragazzi che si avvicinano alla politica e che vogliono rileggere le pagine della nostra recente storia politica in maniera diversa rispetto ai libri di storia. Ma anche a chi vuole riflettere un poco su quello che stiamo vivendo in questi anni, non leggendo i dossier de l’Espresso o guardando dal divano uno dei tanti dibattiti delle tv, ma immergendosi in un racconto, scritto bene.
Autore: Marco Marchi
Titolo: Il Fango sullo stivale
Editore: Prospettiva Editrice
Anno: 2014