C’è un professore che parla agli alunni passando per il cuore prima che per i libri, si chiama Enrico Galiano e il suo romanzo d’esordio “Eppure cadiamo felici” ha dentro tanta vita reale, quella che dà voce al punto di vista dei ragazzi prima che agli adulti.
Quando ho chiuso il libro, ho avuto l’impressione che Gioia Spada, la protagonista, mi avesse abbandonata da sola nella stanza. Ci ho messo un po’ ad accettare la sua partenza, l’ho riletto più volte perché succede questo quando ti imbatti in un bel romanzo: non riesci davvero a lasciarlo andare.
Gioia Spada è un adolescente di 17 anni, la sua non è una famiglia perfetta, ma piuttosto complicata, non ama le serate e i vestiti alla moda, preferisce piuttosto trovare parole. Non parole comuni, ma le parole intraducibili di tutte le lingue del mondo.
Pagina dopo pagina il lettore ne scopre diverse, come bedagan che in indonesiano significa restare svegli a parlare tutta la notte.
E’ proprio questo che Gioia inizia a fare quando una sera, dopo l’ennesima litigata, inizia a correre, correre e ancora correre, finché non arriva alla periferia della città. Qui incontra Lo, nascosto dal cappuccio di una felpa, che gioca a freccette in un bar chiuso. Tra i due nascerà subito una bella intesa. Sono completamente diversi, ma riescono a completarsi e a capirsi.
Gioia, per la prima volta, sente di non essere sola e che quel qualcuno può capire il suo mondo. Di nascosto, dalla luce del giorno, per scelta di Lo, i loro incontri diventano sempre più frequenti fino a quando l’amore scoppia senza preavviso. All’improvviso, però, Lo scompare e Gioia non sa dove cercarlo. Attraverso una serie di indizi che lui le ha lasciato Gioia scoprirà il passato del ragazzo e, soprattutto, che la parola amore può avere tanti significati.
Uno dei passi che mi è rimasto impresso è il dialogo tra Gioia e il professore di Filosofia Bove. Siamo alle ultime pagine del libro e Gioia fornisce la sua interpretazione dell’amore, rifacendosi alla lezione del professore su Amore e Psiche.
Gioia: “Tutti in fissa con questa storia che l’amore è pazzia, le canzoni, i film…sembra sempre che quando due si amano perdano completamente il cervello <…>
Professore: “E lei non crede che sia così giusto?”
“No. Non è così neanche un po’. Non è che quando ami ti ammali: quando ami guarisci. Sono gli altri, tutti quelli che non amano, loro sono i pazzi, loro sono quelli fuori di testa. Quelli che amano, amano, quelli che amano davvero, loro sono i sani, gli unici sani in un mondo di pazzi”
“Sa che in sessantun anni di vita non l’avevo mai vista in questo modo?”
Il romanzo mi ha lasciato dentro un misto di tenerezza e comprensione, mi ha colpita la storia di due adolescenti che crescono insieme al lettore pagina dopo pagina e sembrano in grado di volersi bene per davvero, senza avere paura di farlo nel modo più spontaneo.
Vale la pena leggerlo per pensare e riflettere sugli adolescenti di con un occhio meno critico e più riflessivo e no, credetemi, non c’è limite di età per farlo.
Autore: Enrico Galiano
Titolo: Eppure cadiamo felici
Editore: Garzanti
Anno: 2017