“Che l’amore sia tutto, è tutto ciò che sappiamo dell’amore”, scrisse Emily Dickinson.
“L’amore non è un problema, come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada”, replicherebbe Franz Kafka.
Oscure e perigliose son dunque le vie del cuore. Innumerevoli i sentieri percorsi (e gli errori commessi) per giungere all’amore o, perlomeno, a quello che si crede tale. Comune a tutti è invece il punto di partenza, ossia quel senso di incompletezza e di vuoto dato dalla mancanza dell’amore, che ci spinge a cercare.
Fra questi sentieri, possono essere tranquillamente collocate anche le otto storie narrate da Gianluca Massimini in “Che cosa siamo, che cosa non siamo”. Otto racconti, più o meno brevi, che affrontano il tema, arcano e senza tempo, della ricerca dell’amore; situazioni, descritte nella loro disarmante praticità, nelle quali molti lettori possono trovare cucito un lembo della propria esistenza.
Sembra quasi di poter individuare un’intera vita che scorre fra il bisogno d’amore accompagnato dalla grande immaturità degli anni giovanili del primo racconto, per arrivare al rimpianto per l’amore ricercato, trovato, vissuto ma alla fine irrimediabilmente perduto dell’ultima storia. Nel mezzo c’è posto per le esperienze accumulate in quelle “grandi scoperte, di sé e degli altri”, provocate dall’amore, coincidenti ad esempio con il matrimonio (e la sua “sana” ipocrisia), la nascita e l’educazione dei figli.
In più di un racconto, si avverte forte il richiamo, sulla spinta dell’attualità, per l’amore che cresce e si sviluppa fra mille difficoltà in un’epoca di crisi economica. Viene lasciato un po’ di spazio anche all’amore che si tramuta nel suo aspetto più immanente: la carnalità, sia che essa si consumi nel tradimento coniugale, sia, più fugacemente, nell’auto parcheggiata in periferia, fra due persone da poco conosciutesi, magari con la moderna complicità di una chatline.
Si può tentare di intravvedere un filo conduttore che unisce le diverse vicende? Esso è senza dubbio dato dal ruolo della donna nella vita di coppia. Non siamo più in presenza di una rappresentante, seppur degnissima, del “sesso debole” (se, per la verità, esso è mai esistito), ma di un autentico personaggio forte: è la donna che sveste il maschio dell’abito della sua apparente forza lasciandolo solo nella sua immaturità; è lei che non ha più remore a vivere serenamente e liberamente la sessualità; è la donna che non si dà per vinta ed affronta con caparbietà una difficile condizione economica e familiare con lo scopo di raddrizzarla, fino a fungere da vero e proprio punto di appoggio per l’uomo che ha scelto di amare.
Un libro consigliato a chi vuole esplorare le pieghe dell’amore e delle relazioni umane, alla ricerca di ispirazione o anche solo di un po’ più di conoscenza su “che cosa siamo, che cosa non siamo”.
Mi porrei un obiettivo: quello di spronare l’autore ad arricchire la presente raccolta di racconti completandola con qualche nuovo scritto. Non dovrebbe essere difficile data la vastità dell’argomento trattato.
Autore: Gianluca Massimini
Titolo: Che cosa siamo, che cosa non siamo
Editore: Lampi di stampa
Anno: 2015