Il protagonista di “Ce n’era bisogno(?)”, secondo romanzo del duo di giovani scrittori Mauro Medaglia e Gabriele Giovannacci (pubblicato da Linee Infinite Edizioni), è un quarantenne di nome Fabio. Conduce una vita che abitualmente si definisce normale: sposato con Laura, con cui ha iniziato una relazione sui venticinque anni d’età, non ha figli, ha cambiato lavoro da poco, tuttavia non ha realizzato quello che era il suo sogno di gioventù, ovvero vivere di musica.
Un giorno, rivedendosi con il compagno di scuola Paolo, nasce in lui la voglia di organizzare la più classica delle cene di classe: l’occasione per rivedere i compagni con vent’anni di più.
Una storia che fa venire in mente i film tipo “Cena di classe” di Verdone, o “Da zero a dieci” di Luciano Ligabue e “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino. Insomma, il giovane adulto in crisi che fa un tuffo di nostalgia nel passato, quando tutto era possibile, anche realizzare i propri sogni.
Cosa c’è allora in questo romanzo che riesce a catturare? Mi verrebbe da dire lo spazio concesso dagli autori ai pensieri del protagonista, che è anche il narratore della vicenda. E nelle riflessioni di Fabio mi ci sono ritrovato.
Poi c’è un’amicizia molto forte, seppure a distanza, che coltiva sin dalla gioventù con Mino. I due hanno dialoghi molto brevi e intensi, vanno al nocciolo della questione. Si sfottono pure, e in questo loro rapporto così diretto e sincero c’è tutto il senso di una vita.
In questo passaggio conosciamo Fabio veramente:
“Ora è tutto diverso, per me. Gioco in difesa da anni. Colleziono soldi sul conto corrente per paura di chissà che. Mangio sano per stare bene domani. Rinvio la felicità di Laura e ogni giorno controllo il paracadute. Mi piaceva la sensazione di libertà dell’ultimo giorno di scuola. Poi quella gioia non l’ho più provata in vita mia. Non sono bastate le macchine nuove e nemmeno il TFR che pochi mesi fa mi è arrivato sul conto corrente.”
Alla cena di classe ritrova Angelica, una ragazza con cui alle scuole superiori aveva stretto un’ottima amicizia, passando parecchio tempo assieme. E cosa spingerà Fabio a scegliere di tornare a frequentarla?
Un romanzo che si legge con partecipazione, si prova empatia per questo quarantenne che cerca di risentirsi vivo, conscio di avere un ruolo da onorare e che continua a credere nell’amicizia. L’amicizia si rivelerà fondamentale: sarà la chiave di volta che lo riporterà a non sentirsi un fallito. Finalmente.
P.S. La canzone del periodo che Fabio potrebbe ascoltare a ripetizione è “La felicità” dei Canova (no, non è quella del booktrailer, scritta e cantata da Mauro Medaglia).
Autori: Mauro Medaglia e Gabriele Giovannacci
Titolo: Ce n’era bisogno(?)
Editore: Linee Infinite Edizioni
Anno: 2016