Accendi le candele, sistemi i cuscini per i tuoi invitati, hai messo in fresco delle tortillas alle cipolle e adesso ti spalmi la crema con dei movimenti circolari come prescritto. Dai una botta di giovinezza all’esistenza. La donna dev’essere allegra. A differenza dell’uomo, a cui sono concessi lo spleen e la malinconia. A partire da una certa età, una donna è condannata al buonumore.
Babilonia è il regno del caos. E nella sua Babilonia (Adelphi 2017) Yasmina Reza, autrice francese di origini iraniano-ungheresi, del caos si fa raffinatissima interprete.
Nella calma piatta di un quartiere della periferia parigina, la vita ordinaria di una donna qualunque, Elisabeth, viene sconvolta di punto in bianco da un tragico evento. L’idillio deliziosamente borghese di una festa di primavera organizzata tra vicini s’infrange infatti con l’uccisione di uno degli invitati. Elisabeth, che con ansiosa eccitazione aveva aperto agli ospiti le porte della propria casa, si trova così suo malgrado coinvolta in un assassinio di cui, se si conosce il colpevole, si fatica però a individuare il movente.
In questo noir elegante e intensamente umano, l’omicidio è tuttavia solo un pretesto per parlare d’altro: prima di tutto, del babilonico caos della vita quotidiana, dove gli uomini dialogano senza comprendersi mentre piccoli ma fatali malintesi li allontanano gli uni dagli altri fino a renderli, d’un tratto e senza che essi neanche se ne avvedano, perfetti estranei. Ma Babilonia è anche la storia di un’amicizia che come una mano invisibile cerca di mettere un po’ d’ordine nella gran confusione dell’esistenza: proprio grazie a questa amicizia sarà forse possibile comprendere e spiegare cos’abbia scatenato una tanto inattesa furia omicida.
La Reza, da brava drammaturga qual è, ha saputo mettere in scena una storia semplice e perfetta, perfetta perché semplice, dando prova che l’assurdo, il mostruoso, il tragico e il beffardo dimorano proprio nella (apparente) normalità. Rinunciando a improbabili piroette e a cerebrali trovate, la Babilonia di Yasmina Reza scaturisce con naturalezza e senza intoppi dalle risate di un amichevole ritrovo, e la tragedia dirompe da un dettaglio a prima vista innocuo: una parola di troppo e mal pesata; una leggerezza innocente, imperdonabile.
Autore: Yasmina Reza
Titolo: Babilonia
Titolo originale: Babylone
Traduzione: Maurizia Balmelli
Editore: Adelphi
Anno: 2017