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Assassinio a Villa Borghese – Walter Veltroni

recensione Assassinio a Villa Borghese – Walter Veltroni

Marsilio inaugura con un giallo a Villa Borghese, uno dei luoghi più affascinanti di Roma, la nuova collana Lucciole, dedicata ai romanzi contemporanei in formato tascabile. Autore del romanzo dal titolo Assassinio a Villa Borghese, Walter Veltroni, tra gli altri, già ministro per i Beni e le attività culturali e sindaco della Capitale.

Dopo quindici anni di carriera bloccata per un errore professionale, l’ispettore Giovanni Buonvino, bello ma sfigato, riceve la tanto agognata promozione. Ma la fregatura è subito dietro l’angolo. Promoveatur ut amoveatur direbbero i latini; difatti la promozione di Buonvino ha il retrogusto della rimozione poiché il poliziotto viene spedito nel commissariato di Villa Borghese, un inutile nuovo ufficio dove confinare elementi dalle scarse capacità. Come Buonvino, appunto.

La squadra degli agenti del commissariato di Villa Borghese sembrava composta da Bombolo, Alvaro Vitali, Gigi Reder, i gemelli marchesini Pucci di Sapore di mare, Aristoteles e Edwige Fenech. Uno normale, a vista, non c’era.

Per Buonvino e la sua sgangherata squadra si prospettano mesi e anni di caccia ai ladri di merendine e ragazzini che calciano la palla addosso alle vecchiette, quando, improvvisamente, la serenità di Villa Borghese, del polmone alberato al centro di Roma, viene scossa da un atroce delitto. Vittima un bambino di appena tre anni trovato, a pezzi, nell’immenso verde di piazza di Siena. Un cadavere smembrato, un messaggio lasciato in cappella con riferimento al popolo inca: sembra un rito.

Ma Buonvino, il questore Musiello e tutti gli incaricati all’indagine non avranno tempo di mettere insieme i primi indizi dell’assassinio del bambino che a Villa Borghese sarà rinvenuto un nuovo cadavere. Comincia la sfida tra un ignoto assassino e la polizia in una folle “caccia al tesoro” segnata dal sangue.

Il commissario Buonvino si troverà a risolvere un caso, probabilmente non adatto alle sue capacità, molto più grande e articolato di quanto immaginato; una vicenda che, nel suo epilogo, gli mostrerà che non è solo al mondo come ha sempre creduto.

Una lingua acuta e divertente quella di Walter Veltroni, sciorinata in un romanzo ricco di citazioni cinematografiche, musicali, storiche e anche calcistiche (i gatti del commissario, ad esempio, vanno di nome Rijkaard e Gullit). Assassinio a Villa Borghese è un giallo contemporaneo da divorare tutto in un boccone.

Autore: Walter Veltroni
Titolo: Assassinio a Villa Borghese
Casa editrice: Marsilio
Pagine: 208
Anno: 2019

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