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Andrà bene di sicuro – Alessandro Soldati

Andrà bene di sicuro

Quante volte abbiamo alzato gli occhi al cielo. Per pregare, per guardare la luna e le stelle, per scrutarne la vastità che fatalmente ci attrae e che ispira chi, fra di noi, è un artista.

Cosa, se non questo misterioso magnetismo, sin dal leggendario Icaro, passando per Leonardo da Vinci e le sue osservazioni sul volo degli uccelli, ai più recenti fratelli Wright, Charles Lindbergh, Jurij Gagarin, ha spinto gli uomini verso il cielo, quasi a volerne invano varcare i confini?

Non è in fondo lo stesso fascino esercitato dal cielo a indurre il protagonista di “Andrà bene di sicuro”, Sanzio Ottaviani (anzi, Ottaviani Sanzio, come era solito firmarsi…) a fare domanda per entrare nell’Aeronautica Militare, dopo aver visto affisso un manifesto che invitava giovani volenterosi a “vivere il cielo da protagonisti!”?

Ecco allora snocciolato il racconto di un’“iniziazione al cielo”, attraverso severe selezioni, studio e rigida disciplina impartita da “nonni” tendenti al sopruso, opposti alla “normalità” della vita di un semplice ragazzo di provincia, con i suoi legami familiari, i primi amori e la scoperta del sesso, l’amicizia, il bar del paese…Una contrapposizione che non può non generare senso di inadeguatezza, dubbio, timore di non farcela, nostalgia.

Ma non preoccupatevi: l’autore non tratta mai questi argomenti con pesantezza, bensì, sapientemente, in chiave ironica, quasi giocosa, divertente; traendo senz’altro ispirazione dalla sua terra romagnola, sanguigna e generosa, vera co-protagonista dell’opera.

E mentre velocissimi aerei di ultima generazione solcano il cielo, ci viene ricordato come, con una velocità ancor più sorprendente, si possa passare da questa all’altra parte del cielo, quella senza ritorno; verso quell’infinito che, in fondo, da sempre ci appartiene e che iniziamo a costruire sulle nostre “cose finite”, sulla quotidianità della nostra esistenza.

Intanto che il romanzo prende, quindi, una china decisamente agrodolce, quasi malinconica, notiamo l’abilità di Soldati (che si concede qua e là qualche tecnicismo dato il suo passato proprio nell’Aeronautica Militare Italiana) nel far convivere tre piani narrativi diversi: la vicenda di Sanzio, ovviamente, ma anche un’azione di guerra e un finale raccontato in prima persona da Andrea, amico di Sanzio fin dai tempi dell’Accademia.

Non manca nemmeno qualche riferimento critico all’egoismo umano, quale causa primigenia dell’attuale crisi economica, e all’antimilitarismo, abbastanza di moda anche negli ultimi tempi, quello troppo cieco per comprendere che dietro un’azione militare c’è sempre un uomo con le sue fragilità ma anche con il suo coraggio.

Ebbene, cosa aspettiamo? Incominciamo a leggere questo libro, sotto un cielo che ci guarda, silenzioso e (in apparenza) così lontano.

Nella certezza che tutto… andrà bene di sicuro.

Alessandro Soldati
Andrà bene di sicuro
Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, 2014

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