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Latino, lingua viva!

Chi ha detto che il latino è una lingua morta? Sicuramente è una lingua che non viene più parlata, sicuramente è per i più incomprensibile e lontana. Le versioni dal latino all’italiano non sono molto amate e spesso sono ritenute difficili, inutili e fuori tempo. Con lo studio, ho imparato a decifrarle, scoprendo i contenuti nascosti dietro i diversi sistemi linguistici.

Il latino, anche se non viene più parlato, continua ad affascinare e a destare curiosità in molti, venendo declinato e impiegato per gli scopi più vari. La saga di Harry Potter, per esempio, è colma di incantesimi pronunciati in latino. Tutti conosciamo la famosa expecto patronum, “aspetto un protettore”, usata da Harry per difendersi dai Dissennatori, o la formula accio, “chiamare a sé qualcosa”, attraverso la quale i maghi richiamano a sé oggetti lontani. Tali formule magiche, proprio perché in latino, rendono in modo suggestivo ed efficace il valore magico e misterioso che veicolano. Il latino continua ancora a suscitare stupore e, cosa ancora più curiosa, molti romanzi contemporanei sono stati tradotti in latino, riscuotendo un grande successo!

Harrius Potter et philosophi lapis e Harrius Potter et camera secretorum 

Le versioni latine di Harry Potter e la pietra filosofale e di Harry Potter e la camera dei segreti sono state pubblicate dalla casa editrice inglese Bloomsbury rispettivamente nel 2003 e nel 2006, impiegate come testo scolastico. I libri sono stati tradotti da Peter Needham, un professore di latino e greco all’Eton College andato in pensione. È presente anche una traduzione in greco antico. La versione latina è ricca di neologismi: l’automobile è definita autocinetum, dal greco “ciò che si muove da sé”, gli occhiali sono invece indicati con il termine perspicilla semicirculata, che significa “vedere attraverso delle lenti dalla forma semi-circolare”.

Commentarii de inepto puero

Stiamo parlando della traduzione latina di Il Diario di una schiappa, il primo volume della famosa serie di Jeff Kinney. L’autore della traduzione è Monsignor Daniel B. Gallagher, curatore del profilo twitter in latino del Papa che il 10 giugno 2015 ha consegnato la prima copia di una edizione speciale, a tiratura limitata, nelle mani di Papa Francesco. Il libro è uscito all’inizio di maggio 2015 in Italia con la casa editrice Il Castoro e in Europa, successivamente in America e nel resto del mondo.

Winnie ille Pu

Anche Winnie the Pooh, di A.A. Milne, è stato pubblicato in latino nel 1960 per la prima volta, diventando l’unico libro latino ritenuto dal New York Times un best seller (è rimasto nella lista del NY Times per venti settimane!). Il traduttore, Alexander Lenard è un fisico, pittore, musicista e poeta, ma è diventato famoso proprio grazie a Winnie ille Pu. Il secondo volume delle storie di Winnie the Pooh, The House at Pooh Corner, è stato invece tradotto da Brian Staples per puro divertimento. Studente di latino, ricoverato in ospedale aveva bisogno di un diversivo: così è nato Winnie Ille Pu Semper Ludet, pubblicato per la prima volta nel 1980.

Regulus

Chi l’avrebbe mai pensato che tra le 257 lingue e dialetti in cui è stato tradotto il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry comparisse anche la versione latina? Oltre ad essere stato pubblicato in lappone, tzigano o quechua, il capolavoro francese è stato tradotto in latino nel 2000 da Richard Howard, un professore della Columbia University, vincitore del premio Pulitzer per le sue poesie.

Hobbitus ille

Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien è stato tradotto da Mark Walker nel 2012 e pubblicato dalla Harper Collins. La versione latina rispetta tutti i dettagli della storia e le canzoni presenti nel libro sono riportate nei versi della metrica latina.

Alicia in terra mirabili

Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carrol è stato tradotto nel 1964 da Clive Carruthers, un classicista canadese. Le vocali lunghe sono indicate con un segno e il lessico, anziché da neologismi, è costituito da parole latine poco usate.

 

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