I versi omerici e le gesta gloriose degli eroi della guerra di Troia hanno affascinato ogni epoca. Dopo anni di ricerche e di studi del testo omerico, nel XIX secolo Heinrich Schliemann scoprì la città di Troia e il Tesoro di Priamo seguendo le indicazioni e le descrizioni del poema. Tra il 1939 e il 1941, sotto l’invasione tedesca, Simon Weil scrisse L’Iliade, poema della forza, descrivendo come il vero protagonista del poema fosse il potere della forza, “che trasforma chiunque da esse venga toccato”.
I nomi dei grandi protagonisti dell’Iliade riecheggiano in molte rivisitazioni e le loro imprese sono state trasformate in pittura e scultura, congelate per l’eternità nella tela e nel marmo.
Anche il cinema ha dato voce ai poemi omerici. Troy (2004), film diretto dal regista tedesco Wolfgang Petersen, ha avuto un ottimo riscontro internazionale. Nonostante alcune imprecisioni nella trama e alcuni cambiamenti, il film ha riscosso grande successo.
Nel 2001, Eric Shanower intraprende una strada completamente nuova: il fumetto. L’età del bronzo è una serie di sette libri (negli Stati Uniti ne sono stati pubblicati quattro), pensati come personale (ri)narrazione della Guerra di Troia cantata da Omero. L’idea nasce nel 1991; l’intento è quello di combinare le molteplici versioni del mito con le fonti archeologiche, descrivendo la storia in dettaglio.
La serie si è aggiudicata due Eisner Awards nel 2001 nel 2003. Nel 2006 l’opera si è aggiudicata il Gran Guinigi come “miglior fumetto seriale” a Lucca. Shanower dimostra un indubbio talento di narratore e disegnatore.
Dopo il fallimento del primo editore, la Magic Press pubblica nel 2015 il primo volume Mille navi. L’opera presenta una ricca bibliografia, che testimonia il lavoro accurato e scrupoloso dell’autore, che interviene negli episodi creando una narrazione coerente e fluida, che amalgama anche le rielaborazioni precedenti.
Shanower racconta e raffigura con precisione l’età del bronzo, rispettando le consuetudini e le credenze dell’epoca. La sua storia non modernizza i modi di vivere degli eroi omerici, non modifica la storia per renderla più gradevole. A volte i dialoghi sono lunghi, lenti, ma sempre penetranti e precisi. La vera novità del libro è la forma: il fumetto trasporta l’antichità nel mondo presente, raccontandolo nella sua nudità.
L’autore interviene nel testo in modo decisivo: le divinità sono uomini dalle particolari capacità, il soprannaturale è profondamente ridimensionato: interviene, ma non impone le proprie scelte. Shanower evita ogni sfumatura fantasy e allontana la narrazione dall’epica, cercando di descriverla come storia.
Il primo volume narra le vicende di Paride, che durante i giochi a Troia si rende conto di non essere un pastore, ma uno dei figli del re Priamo. Successivamente il libro si concentra sulla fuga di Elena da Sparta e sui preparativi degli achei alla guerra con una flotta di mille navi.
Il libro è avvincente e sofisticato. L’epica greca è rielaborata in modo godibile per il lettore moderno. Come dice Shanower, “ogni era racconta la Guerra di Troia nella propria maniera”. L’età del bronzo è sicuramente una rielaborazione coraggiosa e originale: un modo creativo per far apprezzare l’opera omerica, avvicinandola alle esigenze del mondo moderno, un modo nuovo per suscitare curiosità per l’opera originale di Omero.
1 commento
Abbiamo notizie sul 5volume? Penso che
Morirò prima di vedere i sette libri…