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Il Nobel per la Letteratura: toto-nomi

Nobel

Come ogni anno, Ottobre vede l’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura. Tradizionalmente consegnato il giovedì successivo alla proclamazione dei Nobel per la Fisica e la Chimica, quest’anno l’assegnazione del premio è stata rimandata a giovedì 13 ottobre. In accordo alle volontà testamentarie di Alfred Nobel, il premio è attribuito all’autore che “nel campo della letteratura mondiale si sia maggiormente distinto per le sue opere in una direzione ideale.

Secondo il regolamento, i candidati sono proposti dai membri dell’Accademia Svedese, dai professori di letteratura delle università più rinomate del mondo e dai presidenti di autorevoli istituzioni linguistiche. La lista dei candidati viene resa nota solo 50 anni dopo l’assegnazione del premio. Il vincitore, prima selezionato tra una lista preliminare di quindici/venti nomi stilata in primavera, e poi ridotta a cinque candidati, riceve un premio di circa 875.000 Euro, consegnato nel mese di dicembre nel corso di una cerimonia pubblica.

Ormai da giorni si stanno formulando ipotesi sui nomi degli scrittori favoriti, quotati da varie società di scommesse britanniche, tra cui Ladbrokes, Paf, Betsson e Unibet. Tra gli italiani più quotati di quest’anno si fa il nome di Claudio Magris, ma prima di lui bisogna ricordare molti altri nomi.

Combinando insieme diverse società di scommesse compaiono diversi nomi degli scrittori più quotati, che però non corrispondono esattamente ai primi dieci favoriti di Ladbrokes, la società più citata, ad esempio, dal Guardian.

Ecco qui la lista dei favoriti!

Come per gli anni precedenti, bisogna innanzitutto fare i nomi di Philip Roth e Haruki Murakami, sempre tra i favoriti ma in passato mai selezionati.

Murakami, scrittore giapponese di vasta notorietà, è autore di libri di successo mondiale quali Norwegian Wood, Kafka sulla spiaggia e 1Q84, pubblicati in Italia da Einaudi. Una raccolta di due racconti illustrati dal fumettista italiano Igort e intitolata Gli assalti alle panetterie sarà pubblicata a novembre da Einaudi.

La fama di Philip Roth non è inferiore a quella di Murakami, e lo scrittore americano ha vinto nel 1998 il premio Pulitzer con Pastorale americana, la cui trasposizione cinematografica uscirà a fine mese. Si è aggiudicato anche due National Book Awards (nel 1960 con Addio, Columbus e cinque racconti e nel 1965 con Il teatro di Sabbath).

Adonis, poeta e saggista siriano di 86 anni, vive attualmente a Parigi, dopo aver abitato molti anni a Beirut. Attivo nel dibattito politico-culturale del mondo arabo, ha scritto molte poesie ambientate nelle città del Maghreb e amate dai giovani. Ricordiamo le raccolte di poesie Storia lacerata nel corpo di una donna, La preghiera e la spada e Memoria del vento, tutte edite dalla casa editrice Guanda. In un’intervista al poeta realizzata dalla psicanalista e traduttrice del poeta in francese e pubblicata sempre da Guanda, Adonis riflette sul fallimento delle primavere arabe e sulla «mentalità triviale» del mondo arabo.

Ngũgĩ wa Thiong’o, 78 anni e noto anche come James Ngugi, è uno dei più importanti scrittori africani contemporanei. Scrive sia in inglese che in kikuyu, una lingua keniota. Se ne andranno le nuvole devastatrici è il titolo italiano del suo primo romanzo, tradotto in Italia nel 1975 da Jaca Book. Il suo ultimo libro è una raccolta di scritti dal titolo italiano Decolonizzare la mente, edito nel 2015 dalla stessa casa editrice.

Poeta e romaziere albanese di 80 anni, Ismail Kadare, vive tra Tirana e Parigi. Noto anche come Ismail Kadaré, chiese asilo politico in Francia nel 1990 e nel 2016 ricevette la Legion d’Onore. La sua opera più nota è la sua prima pubblicazione (1963): Il generale dell’armata morta. Il popolo albanese e le vicende storiche della sua terra sono caratteri ineludibili delle sue opere, come anche le rielaborazioni moderne di miti classici. Alcuni sui libri pubblicati negli anni Novanta sono stati recentemente editi dalla casa editrice Fandango: Il crepuscolo degli della steppa, Il mostro e L’occhio del tiranno.

César Aira: scrittore argentino molto apprezzato, 67 anni, più di 80 libri pubblicati tra saggi, romanzi brevi, e raccolte di racconti, spesso di genere fantastico. Feltrinelli ha pubblicato Il mago e Come diventai monaca, Sur invece I fantasmi, Il marmo e Come imbalsamare animali mutanti.

Joyce Carol Oates è l’unica donna presente nelle liste dei favoriti di quest’anno. Famosa scrittrice americana di 78 anni, è autrice di molti romanzi, alcuni dei quali pubblicati sotto pseudonimo. Bisogna ricordare anche le ventotto raccolte di racconti, le dieci raccolte di poesie e altre sceneggiature teatrali e raccolte di articoli. Nel 1970 ha vinto il National Book Award con il romanzo Quelli, dato alle stampe in Italia nel 1973 da Rizzoli. Altri libri sono stati pubblicati da Mondadori, altri da il Saggiatore, Bompiani e Edizioni E/O. Noi vi proponiamo la recensione di Jack deve morire.

Jon Fosse è uno scrittore e drammaturgo norvegese di 57 anni. Fandango ha pubblicato i romanzi Melancholia e Insonnia, ma lo scrittore, nonostante il successo nella propria patria, non è particolarmente famoso in Italia. Una curiosità: dal 2011, per concessione della famiglia reale norvegese, vive nella residenza Grotten, riservata ad artisti norvegesi meritevoli.

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