Istituito nel 1969, The Man Booker Prize viene assegnato annualmente al migliore romanzo dell’anno scritto in lingua inglese e pubblicato nel Regno Unito. Quest’anno, più precisamente il 13 ottobre, il premio è stato assegnato allo scrittore jamaicano Marlon James per il libro A Brief History of Seven Killings (pubblicato dalla casa editrice indipendente Oneworld Publications).
A Brief History of Seven Killings è un romanzo di 686 pagine e con oltre 75 personaggi. Ambientato a Kingston, città natale di James, il libro narra una storia immaginaria sul tentato omicidio di Bob Marley nel 1976. La storia del tentato assassinio è raccontata da molteplici punti di vista (tra cui testimoni, agenti dell’FBI e della CIA, assassini…).
L’effetto finale è una polifonia di voci e di registri linguistici, in cui si delinea un ritratto della violenza, del contesto politico e del lascito musicale nella città Kingston negli anni 70 del Novecento.
In un’intervista a Interview Magazine, Marlon James ha dichiarato il proprio debito a Dickens, confidando la propria predilezione per gli aspetti dickensiani della narrazione (come la trama, l’inaspettato e il finale a sorpresa).
Il presidente della giuria Michael Wood ha descritto il libro con queste parole:
‘It is a crime novel that moves beyond the world of crime and takes us deep into a recent history we know far too little about. It moves at a terrific pace and will come to be seen as a classic of our times.’
In seguito all’attribuzione del premio, Marlon James ha vinto £50,000 e un trofeo. L’autore ha inoltre ricevuto a designer bound edition e altri £2,500 per essere stato selezionato nella rosa dei candidati.
Una particolarità del The Man Booker Prize è la composizione della giuria, che non è limitata a un gruppo ristretto di critici letterari ma include poeti, politici, attori, giornalisti e conduttori televisivi.