Manca poco più di una settimana alla pubblicazione – prevista per giovedì 8 settembre, per i tipi di Marsilio – della Confraternita delle ossa, decimo romanzo di Paolo Roversi.
Il libro arriva a 10 anni di distanza dalla prima avventura con il protagonista Enrico Radeschi (La marcia di Radeschi, pubblicato nel 2007 da Mursia), giornalista freelance ed esperto hacker, e rappresenta il prequel di tutte le sue avventure. Storie che ho avuto l’occasione di leggere questa estate – facendo una vera e propria full-immersion – perché per una serie di fortunate coincidenze, sono diventato un confratello anche io. Mi spiego meglio. Seguivo su FB la pagina di Paolo Roversi, dopo aver letto e recensito il dittico Milano criminale e Solo il tempo di morire.
A fine luglio lo scrittore ha pensato di selezionare un centinaio di “lettori” per lanciare il nuovo romanzo. Ho proposto la mia candidatura e sono stato accolto nella segretissima “Confraternita dei lettori”, un gruppo chiuso di Facebook guidato dallo stesso Roversi. Oltre ad avere il privilegio di poter leggere in anteprima La confraternita delle ossa, ho potuto approfittare di almeno altre tre circostanze.
La prima è stata quella di poter leggere tutte le altre storie su Radeschi (romanzi, racconti, eBook) innamorandomi di un personaggio che sento particolarmente vicino (noi giornalisti freelance sappiamo bene cosa vuol dire arrivare a fine mese!). Poi, di dialogare direttamente con Roversi, che si è messo in gioco senza filtri, accettando con modestia e umiltà i consigli e le osservazioni di noi lettori (e, credetemi: non gliene abbiamo fatta passare una! Ci siamo calati nel nostro ruolo, quasi dovessimo concedere il nostro imprimatur!). Infine, di confrontarmi con gli altri 100 lettori (non conoscevo nessuno di loro), scoprendo e imparando molte cose nuove. Ma che non vi posso svelare: non voglio mica essere espulso dalla Confraternita!
Per saperne di più, potete visitare la pagina dedicata qui.