Si avvicina la fine dell’anno ed è tempo di bilanci. Tra le migliaia di libri pubblicati, solo alcuni sono riusciti a dare un “carattere” all’anno ormai giunto al termine. Di seguito vi proponiamo la nostra classifica dei 10 libri migliori per raccontare il 2015, quelli che sono stati dei best sellers, quelli che diventeranno dei long sellers, quelli che abbiamo tanto atteso, quelli che hanno segnato in modo indelebile i 12 mesi trascorsi e che vi consigliamo ancora e sempre di leggere.
Sottomissione – Michel Houellebecq
Il 7 gennaio 2015 si è consumato il terribile attacco terroristico contro la sede del giornale satirico Charlie Hebdo, a Parigi. C’è grande attesa in libreria per l’uscita di Sottomissione di quel genio visionario di Michel Houellebecq (autore di capolavori altrettanto visionari e distopici come Le particelle elementari e La possibilità di un isola). All’indignazione e allo sgomento, segue la curiosità per un libro dal quale ci si aspetta la lettura di quegli eventi, quasi un’illuminazione che consenta – appunto – di fare luce su un’esperienza oscura, comunque buia della storia dell’Occidente. Fatalità, il romanzo di Houellebecq racconta la Francia del 2022 in cui comincia una morbida quanto implacabile islamizzazione del Paese.
Benedizione – Kent Haruf
A marzo 2015 succede che una piccola ma colta casa editrice come NN Editore porta in Italia un grande autore, pubblicandone la trilogia (sono usciti finora Benedizione e Canto della pianura). La cosa passa inosservata ai più, ma i libri di Haruf sono destinati a diventare dei long sellers. Non è un caso che, parlando di libri con Lella Costa, una che di libri ne sa qualcosa, sia stata proprio lei a citarci Benedizione, un romanzo che l’ha davvero colpita. E che ha colpito fin da subito anche il nostro Matteo Bugliaro, che ha scritto: “Con non so quale magia Kent Haruf riesce a inchiodarti nella lettura. Forse è quella sensazione che debba succedere qualcosa. La stessa che sentiamo nella nostra vita. Che debba accadere qualcosa di eclatante, di risolutivo. Mentre quello che deve accadere, l’irreparabile, lo sappiamo fin dall’inizio. Eppure continuiamo sonnambuli a seguire questo ritmo ipnotico”.
L’intestino felice – Giulia Enders
Nella classifica dei libri più venduti in Germania nel gennaio del 2015, alla redazione di Piego di Libri salta all’occhio questo “Darm mit Charme” di una giovane biologa tedesca, di appena 26 anni. Lo stupore è dato dal curioso tema trattato dal libro: l’intestino. Così, L’intestino felice di Giulia Enders, con oltre un milione di copie vendute, uscito in 30 Paesi, è approdato in Italia nel marzo del 2015, per la casa editrice Sonzogno, balzando in testa alle classifiche. Il perché è presto detto: questo è un libro da leggere, la cui lettura non è soltanto piacevole, ma necessaria. Necessaria per conoscere un organo “affascinante”, l’intestino, responsabile di attività così vitali da riuscire a influenzare il nostro umore, più di quanto facciano cuore e cervello.
Di cosa parliamo quando parliamo d’amore – Raymond Carver
Nel maggio del 2015, Einaudi compie un gesto eroico: salva dagli scaffali dell’oblio un libro per anni praticamente introvabile. Si tratta di Di cosa parliamo quando parliamo d’amore di Raymond Carver (un libro del 1981). Più ancora del suo contenuto, a essere imperdibile è il suo retroscena: una storia di esemplare editing letterario da una parte e un dramma umano dall’altra. Da una parte Gordon Lish, editor della casa editrice Knopf, che riceve nel 1980 i racconti di Carver per revisionarli in vista della pubblicazione. Quest’ultimo sta uscendo da un periodo negativo e dall’alcolismo. Per lui questi racconti rappresentano una resurrezione. D’altra parte la revisione di Lish risulterà talmente radicale da destabilizzare per sempre Carver. Così nasce il minimalismo e finisce l’uomo.
La realtà non è come ci appare – Carlo Rovelli
Il libro è del 2014 ma il suo anno è il 2015. La sua “popolarità”, infatti, la si deve al Premio Galileo per la Divulgazione Scientifica che incorona La realtà non è come ci appare di Carlo Rovelli l’8 maggio 2015, nella splendida cornice del Palazzo della Ragione a Padova. Da quel momento, la fisica esercita una potente forza di attrazione fino a far balzare il libro (e dello stesso autore, anche Sette brevi lezioni di fisica – Adelphi) in testa alle classifiche. Con La realtà non è come ci appare, Rovelli comunica tutto il fascino della ricerca scientifica. In più mette insieme i pezzi di un grande puzzle, le cui tessere sono state cesellate nel corso dei secoli dalla passione e dalla determinazione di uomini che alla ricerca scientifica hanno dedicato la vita. Ripercorre le idee chiave della fisica fondamentale, racconta le grandi scoperte del Novecento, chiarisce le teorie su cui poggia la fisica di oggi: la relatività generale e la meccanica quantistica. Conduce il lettore “sul bordo” della comprensione attuale del mondo, la gravità quantistica, cercando di fare ordine tra le strade e le questioni ancora aperte.
La ragazza del treno – Paula Hawkins
Nel giugno del 2015 arriva in Italia La ragazza del treno di Paula Hawkins. Dopo aver scalato ed essersi saldamente ancorato alle classifiche negli Stati Uniti e in Inghilterra, il libro compie il suo destino anche nel nostro Paese e diventa il compagno di viaggio dell’estate 2015. Non c’è da stupirsene. La capacità di questo thriller (da cui verrà tratto anche un film) di tenerti letteralmente incollato alle pagine è stata per molti un ottimo rimedio per sfidare – e non sentire – gli effetti della torrida estate all’insegna dell’anti-ciclone nordafricano.
Quello che non uccide (Millennium 4) – David Lagercrantz
Le letture estive si concludono il 27 agosto 2015 con l’uscita del libro più atteso dell’anno: Quello che non uccide di David Lagercrantz (Marsilio). In primo luogo, perché continua con questo libro la saga di Millennium, il successo planetario uscito dalla penna di Stieg Larsson (la trilogia ha venduto oltre 80 milioni di copie in tutto il mondo). In secondo luogo, perché all’attesa di sapere come sarebbero evolute le vicende dei protagonisti Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander, si è aggiunta la curiosità di capire se Lagercrantz sarebbe stato all’altezza del suo predecessore, scomparso prematuramente. A quanto pare, ci è riuscito.
L’ultimo arrivato – Marco Balzano
12 settembre 2015. Il clima è ancora rovente e il Mediterraneo è stato ospite inconsapevole delle migliaia di vittime, pronte a rischiare la vita sui barconi in vista della possibilità di un domani. E a vincere la 53° edizione del Premio Campiello è proprio la storia di un’emigrazione infantile: la storia di Ninetto, un bambino di appena 9 anni, che dal sud raggiunge Milano in cerca di futuro. Con L’ultimo arrivato, Marco Balzano vince meritatamente l’ambito premio, ribadendo la qualità delle pubblicazioni Sellerio, casa editrice che in cinque anni ha inanellato tre vittorie. Giusto per sfatare il mito che i premi letterari sono decisi a tavolino.
Il magico potere del riordino – Marie Kondo
Il libro è uscito in Italia per Vallardi nell’ottobre del 2014, ma è negli ultimi mesi del 2015 che ha conosciuto una straordinaria popolarità in Italia. Che, sulla scia del governo rottamatore, anche gli italiani abbiano deciso di fare ordine nella propria vita gettando tutto ciò che non serve più? Non è dato sapersi. Ma è certo che questo manuale di self-help è scalato in vetta alle classifiche dei libri più venduti. Il magico potere del riordino di Marie Kondo ha destato talmente l’attenzione da indurre la casa editrice Bompiani alla replica con Il dolce potere del disordine di Anne Marie Canda (pseudonimo che fa il verso alla Kondo…). Caos o disordine? Appuntamento qui a dicembre 2016 per vedere chi avrà avuto la meglio.
Panorama – Tommaso Pincio
Chiudiamo il racconto di questo 2015 in libri con Panorama di Tommaso Pincio (NN Editore). Il libro è uscito nel maggio di quest’anno, ma ha ricevuto il riconoscimento che merita negli ultimi mesi, suggellato, tra l’altro, dalla recente vittoria del Premio Sinbad (novembre 2015). Se ne è innamorato fin da subito il nostro Matteo Bugliaro, che ha scritto: “Tommaso Pincio ci offre un libro compatto, complesso, sovrastrutturato su vari livelli interpretativi. Un libro avvincente, ma che fa riflettere, per certi versi crudo in alcune sue pagine, acuto e crudele. Un testo senza limiti, che mischia vertiginosamente finzione e realtà. Un testo che continua, infine, al di fuori delle pagine scritte e diviene mondo. Un mondo parallelo che prima o poi si teme che convergerà”.