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Un e-Book Reader ci fa dei bravi o dei cattivi lettori?

Libro-vs-eBook

Quanti di voi stamattina, mentre andavano al lavoro, si sono seduti in tram o in metro e hanno assunto la classica posizione da lettore di e-Book? Gomiti appoggiati sulla borsa in pelle dura, la schiena un po’ incurvata, un palmo della mano ben disteso sul quale adagiare il lettore (e-Book Reader) con delicatezza – manco fosse un neonato – un occhio fisso sullo schermo e un altro fisso sulla gente attorno a voi che guarda incuriosita l’aggeggio che avete in mano.

Quanti indugi prima di comprarlo. Lo prendo o non lo prendo? Quale prendo? Meglio il Kindle o il Kobo? E quali formati legge? Anche i Pdf? Infine usciamo dal negozio chiedendoci se riusciremo mai ad adattarci al nuovo acquisto, sentendoci dei ventenni o dei trentenni nei panni dei nostri genitori quando, disorientati, prendono in mano uno Smartphone. Senza contare poi i sensi di colpa nei confronti del buon vecchio libro stampato su carta.

A casa apriamo la confezione e tutto improvvisamente cambia: quell’affare bianco candido è così piccolo che, se andassero ancora di moda quegli orribili jeans larghi con il cavallo sotto il ginocchio, ci starebbe tranquillamente in tasca. Poi va a finire che ti rubano quello e non più il portafogli.

Ritornando all’entusiasmo (a scoppio ritardato) che si prova nell’iniziare a usare l’e-Book Reader, il lettore viene pervaso da un senso di onnipotenza nel sapere che non dovrà più scegliere se mettere in borsa “Anna Karenina” o tutto il resto; d’ora in poi potrà mandare a quel paese il conte Vronskij con un click.

Ed ecco che proprio quando iniziamo ad autocompiacerci della nostra nuova identità tecnologica… Sbam! Arrivano le brutte notizie.

Un articolo di Mic si serve di dati e ricerche scientifiche per dimostrare che il vostro acquisto è stato del tutto inutile. I benefici della lettura su carta stampata rimangono ancora molti e tutti a sfavore dell’e-Book Reader.

Leggere su carta aiuta la comprensione del testo

Uno studio condotto nel 2014 ha dimostrato che i lettori di racconti gialli facevano più fatica a memorizzare la sequenza di eventi se si servivano di un Kindle piuttosto che della copia cartacea del racconto. Questo perché, come ha dichiarato Anne Mangen della Norway’s Stavanger University, il Kindle non fornisce quello stimolo mentale necessario al nostro cervello per ricostruire la storia in ogni suo passaggio.

Leggere su carta aiuta a sviluppare la nostra esperienza sensoriale

Con la pagina virtuale, il lettore si disabitua al movimento meccanico di girare le pagine, perde il controllo sul testo e vengono meno quelle emozioni di serendipità che trasmette la carta ruvida a contatto con i polpastrelli.

Leggere un libro aumenta la nostra concentrazione

Uno studio del 2006 della Tufts University ha dimostrato che le persone che leggono sugli schermi piccoli del Kindle memorizzano soltanto il testo che scorre sulla parte sinistra del dispositivo, in quanto il formato ridotto porta a una lettura poco lineare e a una concentrazione scarsa, che impedisce ai lettori di immergersi in un romanzo lungo e impegnativo.

Per ritrovare la concentrazione e ridurre lo stress, gli esperti consigliano di dedicarsi alla lettura di un libro in formato cartaceo almeno 35-40 minuti al giorno, lontani da qualsiasi distrazione di tipo tecnologico.

Che passare all’e-Book Reader sia stato quindi un errore? Non lo considererei tale. Il segreto sta nell’alternare l’uno e l’altro. Capire quali parole possiamo leggere su uno schermo e quali invece dobbiamo toccare e annusare sulla carta. Il segreto sta nello sbilanciarsi soltanto sulla lettura. Leggete, leggete più che potete. Chissene se é sul Kindle o su un libro di quella collana che vi piace tanto. Leggete, leggete, leggete.

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