Gli amanti dei viaggi reali e di quelli immaginari fra le pagine di un libro troveranno nella città nipponica il luogo perfetto dove alloggiare: un ostello librario. Si chiama “Book and Bed”, è stato inaugurato il 2 dicembre a Kyoto, ed è il secondo ostello a tema librario al mondo, dopo quello aperto a Tokyo nel 2015.
Se dopo un viaggio in Giappone il vostro amico vi racconterà di essersi addormentato fra i libri è molto probabile che non si riferisca a lui seduto alla scrivania e circondato da una pila di manuali nel cuore della notte, ma piuttosto che abbia letteralmente dormito in un piccolo spazio all’interno di una enorme libreria.
Il “Book and Bed” è questo: un ostello che offre ai clienti una piccola e modesta stanza incastrata fra libri e scaffali al posto delle classiche camerate.
20 posti letto sono immersi in più di 5000 libri in lingua inglese e giapponese, fra i quali è presente una vasta scelta di fumetti e graphic novel.
Lo spazio in queste stanze, ognuna dotata di una tenda che garantisca all’ospite di turno la dovuta privacy, è appena sufficiente per un materasso, corredato naturalmente di cuscino e coperta, un appendi abiti e una lampada da comodino a forma di libro aperto.
Le tipologie possibili di letto sono due, singolo o matrimoniale, con eventuale vista sul fiume Kamo, ma il prezzo è lo stesso, circa 40 euro a notte – variabile in base alla stagione.
Si può inoltre disporre di una stanza ad ore durante il giorno ma non vi è concesso dormire, solo leggere ed è necessario controllarne la disponibilità tramite l’account Twitter dell’ostello perché non è accettata alcuna prenotazione.
Per chi poi abbia voglia di accompagnare la lettura con una bevuta può far visita al Book and Bed and Beer, un locale all’interno dell’edificio dove si trovano birre locali e artigianali.
La confortevolezza non è certo il punto forte di questo luogo, ma neppure l’obiettivo che volevano perseguire i suoi proprietari, che hanno invece puntato sull’unicità dell’esperienza che un viaggiatore prova quando passa una notte al “Book and Bed” e che è in fondo un secondo viaggio, notturno.
Perché in fondo leggere, citando Paul Valéry, è “vivere dove guidano le parole”.