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La febbre Ferrante colpisce il Guardian

elena ferrante libro

Chi era appena riuscito a guarire dalla febbre letteraria si tenga pronto alla prossima, perché il Guardian ha appena assunto una nuova veste e una nuova penna: Elena Ferrante.

A poco più di un anno dall’inchiesta scoop che svelava la sua misteriosa identità, l’autrice della quadrilogia L’amica geniale, fra i più grandi successi letterari internazionali contemporanei, ritorna a far notizia, con gran beneficio dei suoi fan che ne sentivano la mancanza e del quotidiano inglese, che senz’altro ne gioverà in visualizzazioni.

Ogni sabato sul Guardian Weekend Magazine si ritroverà la sua rubrica che parlerà di adolescenza, infanzia, sesso e primi amori, argomento cui è dedicato il primo pezzo uscito lo scorso sabato 20 gennaio. “Sono attratta dalla possibilità di mettermi alla prova”, racconta l’autrice al Guardian, “di cimentarmi in un audace esercizio di scrittura”. L’autrice scriverà in italiano e sarà tradotta da Ann Goldstein, sua traduttrice storica (qui una bella intervista sul suo rapporto con la lingua italiana).

É cosa nota, la Ferrante ha sempre voluto difendere l’anonimato sostenendo fosse importante per il suo lavoro e una soluzione perfetta contro l’ansia da notorietà – scelta che tuttavia ha generato l’effetto boomerang fin da subito, in una caccia al nome tutt’ora in corso. Le ipotesi di nome sono state numerose: Marcella Marmo, professoressa di Storia contemporanea all’università di Napoli Federico II, Goffredo Fofi, critico e giornalista, Sandro Ferri e Sandra Ozzola, fondatori della casa editrice E/O, Anita Raja, traduttrice, il cui nome è emerso dall’inchiesta di Claudio Gatti sul Sole 24 Ore, e infine anche del marito, lo scrittore Domenico Starnone.

“Sono entusiasta di lavorare con Elena Ferrante – una nuova avventura per lei e per la rivista Guardian Weekend”, ha dichiarato l’editore Melissa Denes, “Non vediamo l’ora di vedere dove ci porterà”.

I libri di Elena Ferrante sono diventati bestseller in tutto il mondo anglosassone fin dal 2012, anno in cui sono stati tradotti e pubblicati in inglese, e da allora non c’è una vetrina di nessuna libreria in cui non siano presenti. La rivista Time l’ha nominata nel 2016 una delle 100 persone più influenti del mondo, ed è stata una delle scrittrici letterarie più redditizie del Regno Unito nel 2017 nonostante non abbia pubblicato nulla di nuovo.

Si dice inoltre che abbia iniziato a lavorare alla sceneggiatura di un adattamento televisivo della quadrilogia per HBO.

Potete provare il primo pezzo della nuova rubrica qui.

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