Essere book geek sta diventando un trend e coloro che sono disinteressati ai libri dovranno prima o poi accettare la sconfitta e convertirsi alla meraviglia della parola, scritta o digitale che sia.
Essere un appassionato di libri comporta inoltre grandi benefici a livello mentale. E non solo…
La conoscete la famosa citazione di John Waters “If you go home with somebody and they don’t have books, don’t f*ck ‘em”?
Secondo un sondaggio condotto dalla Penguin Books, molte donne non varcano la soglia della casa di un uomo se scoprono che costui non legge. Il 78% delle lettrici intervistate dalla casa editrice ha dichiarato infatti che un uomo che legge è decisamente più sexy di uno che un libro non l’ha mai preso in mano.
Interessante. Andiamo però a fondo della questione. Secondo uno studio del 2001 dei docenti Cunningham (Università di Berkley) e Stanovich (Università di Toronto) la lettura aumenta le capacità intellettive dell’individuo e lo rende più desiderabile agli occhi altrui. Di che abilità stiamo parlando?
Leggere aumenta le capacità di analisi e di sintesi
L’abilità di concentrazione che l’individuo sviluppa durante le innumerevoli ore dedicate alla lettura permette di analizzare ogni situazione con rapidità a prescindere dalla natura del problema.
Una ricca immaginazione consente inoltre di optare sempre per la soluzione più creativa ed efficace (anche sotto le lenzuola).
Leggere aumenta la capacità di memorizzazione
Immergersi in un romanzo significa assorbire un’ingente quantità di nuovi nomi (che spesso sono stranieri), luoghi, città, parole sconosciute. All’inizio è sempre un trauma letterario, poi si entra nel vivo della trama e inconsciamente si memorizza tutto quanto. Uno sforzo che torna utile anche in altri contesti. Le persone apprezzano quando ci si ricorda il loro nome in primis (credetemi, non è così scontato) ma anche certi particolari della loro vita, i loro gusti e brand preferiti…
Leggere riduce lo stress
I lettori assidui sono meno stressati delle persone che leggono poco o nella media. Questo perché la lettura aiuta a isolarsi dal mondo esterno e quindi anche dai problemi che ci angosciano. Esercitare questa “pratica” per più ore al giorno trasforma un semplice passatempo in un modo di essere e di affrontare la vita. Agli occhi degli altri si rischia di passare per disinteressati, quando invece è una maniera per non dar troppa importanza a chi o a cosa ci ha fatto soffrire. L’autostima aumenta e si diventa calamite per le altre persone.
Leggere rende empatici
L’empatia è un’arma a doppio taglio: un empatico può utilizzare la sua dote per comprendere i bisogni dell’altro ed essere il perfetto amante; oppure può sfruttare la sua abilità nel decifrare i sentimenti altrui per nutrire il suo egoismo e lasciare il partner disarmato. In entrambi i casi empatico è colui che legge l’anima della gente e ditemi se c’è qualcosa di più attraente di questo. Chi legge molto vive più vite, indossa più maschere, viene coinvolto in sparatorie, matrimoni combinati, naufragi, delitti… Acquisisce esperienza pur rimanendo giovane. Se non lo si era già da prima, empatici lo si diventa per osmosi.
Questi sono solo alcuni dei benefici di cui gode un accanito lettore sia nella sfera amorosa che intellettuale. Voi cosa ne pensate?