C’è un modo in cui i nostri occhi possono vedere una biblioteca, quello di un luogo dove andare a prendere in prestito o restituire un libro, leggere il nostro quotidiano o settimanale preferito, fare delle ricerche, studiare, collegarsi a internet. Ce n’è poi un altro, quello cioè di considerarla un piccolo monumento che custodisce una storia culturale secolare.
Da oltre otto anni la fotografa americana di architettura Elisabeth Felicella trascorre il suo tempo libero catturando istantanee di tutte e 210 le biblioteche pubbliche di New York.
Il risultato è Reading Room, un catalogo di oltre duemila negativi dei diversi e meravigliosamente unici “rami” sparsi per Brooklyn, Queens, Manhattan, Staten Island e Bronx, i cinque distretti della città.
L’artista ha svolto la maggior parte del lavoro tra il 2008 e il 2013, aggiornando il suo archivio con nuovo materiale ogni qual volta che nuovi edifici venivano inaugurati.
“Non l’ho fatto in qualità di attivista che difende le biblioteche, ma piuttosto con l’intenzione di raffigurare questi edifici come incredibili tesori di storia ed informazioni”, ha detto la Felicella in una intervista per il New Yorker.
La fotografa ha stabilito prima di iniziare che le fotografie dovessero esser circa una dozzina per biblioteca, che gli scatti venissero realizzati con pellicola formato 4 x 5” al mattino presto prima dell’apertura al pubblico, e che si sarebbe spostata solo con i mezzi pubblici.
Luci che filtrano dalle finestre, sale di lettura perfettamente in ordine, angoli di scaffali segreti, libri con copertine preziose, a volte buffe, monumentali facciate d’ingresso, le immagini della collezione raffigurano la storia del sistema bibliotecario della Grande Mela, registrano le variazioni di stile architettonico legato naturalmente all’epoca di costruzione e al luogo in cui si trovano.
Inoltre, ad ogni nuova presentazione del lavoro – l’ultima nel 2016 al NewYork Center of Architecture dal titolo Reading Room: A Catalog of New York City’s Branch Libraries – viene promossa una campagna di comunicazione rivolta al pubblico, perché aiuti a fornire informazioni sulla storia e sugli autori di questi luoghi.
Un modo per rivalutare lo spazio in rapporto alla lettura, un romantico regalo a tutte le biblioteche di New York.