L’autrice del fortunato romanzo “Mangia prega ama” (in Italia edito da Rizzoli) ha pubblicato il 22 settembre un altro libro, “Big magic: creative living beyond fear” (Bloomsbury. In Italia ancora inedito).
Dal titolo già si intuisce che siamo in presenza di un manuale di self-help, ma la Gilbert è la Gilbert e noi glielo perdoniamo. Anche perché scrivere un libro sul processo creativo non deve essere stato una passeggiata. Come ha dichiarato l’autrice, in un’intervista al Guardian, ci sono voluti anni di ricerche per arrivare scrivere di un argomento così complesso.
Ricerca non soltanto sui libri, ma anche in termini di esperienze sempre volte al raggiungimento della perfezione, grande nemico della creatività. Come racconta sempre al celebre quotidiano britannico, Elizabeth Gilbert ha trascorso i periodi di infanzia e adolescenza accanto a una madre esigente e dal carattere forte.
Mia madre era terrorizzata dal fatto di non riuscire a crescere delle figlie in grado di badare a se stesse. Era convinta che le donne che aspettano sempre che gli altri facciano qualcosa per loro non ottengono mai niente di buono.
Nonostante la Gilbert sia riuscita, negli anni dell’università, a superare il senso di colpa che scaturiva dalla paura di deludere la madre, la sua tecnica per stimolare la creatività è caratterizzata dal senso del rigore e della continuità. In una pagina del suo sito internet, Elizabeth dichiara che 30 minuti al giorno (scanditi da un timer da cucina o dal vostro iPhone) siano sufficienti per creare, innovare, dar vita a qualcosa di artistico (… Per “toccare con mano il cambiamento”, come disse Kurt Vonnegut).
Non hai bisogno di mollare il lavoro per diventare un artista. Non devi per forza richiedere un prestito che ti mandi in rovina per definirti un creativo. Non è necessario che ti trasferisca a Parigi e che scombussoli la tua vita. Devi soltanto rispettare i patti del timer da cucina, ogni singolo giorno.
Come tutti i consigli banali e poco rischiosi, questa frase della Gilbert si rivela essere davvero utile. Prima di lei, seppur con un tono decisamente più romantico, Flaubert aveva dato lo stesso consiglio a Maupassant: non c’è bisogno di stravolgere le proprie esistenze per diventare uno scrittore, un musicista, un pittore – l’elenco è lungo – è sufficiente dar vita a una dimensione artistica personale; la creatività dà i suoi frutti quando non rappresenta l’unica fonte di guadagno.
Anzichè inseguire la propria passione, come se si stesse fuggendo da un destino atroce che ci è stato imposto, nel suo nuovo libro Elizabeth Gilbert consiglia di coltivare la propria curiosità nella vita di tutti i giorni. Questo è il vero segreto per vivere all’insegna della creatività.
Se ancora non siete soddisfatti, e non volete comprare il libro nella versione originale perché il vostro inglese arranca, andate su Amazon e compratelo lo stesso, poi impostate il timer e dedicate 30 minuti al giorno per leggere qualche pagina e riprendere in mano la lingua. Chissà che il karma non vi ripaghi facendovi incontrare il vostro Javier Bardem, come è accaduto a Julia Roberts.
Se accontentarvi non è proprio nella vostra natura, andatevi a vedere un video che di sicuro vi ispirerà, ovvero la talk di Elizabeth Gilbert a TED Official.
E sì, c’è anche l’opzione per i sottotitoli in italiano.