È stata una sorpresa la lettura de “La vita segreta e la strana morte della signorina Milne” di Andrew Nicoll.
Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, ricostruisce un efferato omicidio avvenuto in Scozia nel 1912 e rimasto insoluto.
La vittima è una matura zitella, Jean Milne, la cui rispettabilità permette ai concittadini di soprassedere sulla sua eccentricità. Le violente circostanze della morte e il can can che si scatena nella placida cittadina di Broughty Ferry costringono la polizia locale ad affrontare con il massimo impegno la questione. La prima trovata è che a raccontare l’indagine sia proprio uno dei poliziotti, il sergente John Fraser, che segue l’indagine a fianco del commissario Sempill e dell’esperto ispettore Trench, arrivato apposta da Glasgow, esperto nella risoluzione dei casi più difficili.
Nicoll indugia con perizia nelle modalità di indagine, condotte secondo i più moderni ritrovati della scienza investigativa del 1912. Un modo divertente per rimarcare le differenze con la velocità a cui ci hanno abituato decine di serie televisive alla CSI.
La vera macchietta è però il commissario Sempill. Sbruffone e pieno di sé, si avventura nella ricerca del colpevole inseguendo volatili impressioni e cercando di piegare le sue assurde convinzioni ad una realtà completamente diversa. Sempill di mette sulle tracce di un forestiero – uno scaltro truffatore – assolutamente convinto della sua colpevolezza.
Proprio questo inseguimento delle prove in mezza Europa rappresenta il momento meno felice del libro. Il ritmo cala, l’ironia che aveva pervaso i primi capitoli si spegne e si fa una certa fatica a scorgere la fine del tunnel.
Ma quando arriva è proprio uno shock. Lo scrittore immagina una soluzione della vicenda inedita (e non per questo meno plausibile) e affascinante, che vale tutto il libro. La vita della signorina Milne viene rivisitata con una luce diversa e tante stranezze trovano una giustificazione finale. Chissà se a 104 anni di distanza uno scrittore non sia riuscito veramente a risolvere il caso?
Autore: Andrew Nicoll
Titolo: La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
Editore: Sonzogno
Anno: 2016
1 commento
Giunto ad un terzo del libro faccio fatica a trovar giustificazioni per andare oltre. Contrariamente a quanto ho letto nel suo scritto, ho trovato fin dall’inizio uno stentato incedere della vicenda, i personaggi poco delineati e il susseguirsi dei nuovi fatti molto artificioso. È un dovere smettere la lettura di un libro noioso e poco strutturato? Penso di sì
Cordialità