Il romanzo di Simone Marcuzzi “Ventiquattro secondi. Autobiografia di Vittoriano Cicuttini” è un’altra splendida pubblicazione della 66thand2nd, casa editrice che sta dando alle stampe ottimi libri in ambito sportivo. Di questo ne ha elogiato le qualità Darwin Pastorin, uno dei massimi esperti del connubio sport e letteratura, nel corso della presentazione al recente Salone del Libro di Torino, definendolo “uno dei migliori romanzi letti nell’ultimo decennio”.
L’opera di Marcuzzi convince per la profondità degli argomenti che tratta (in fin dei conti è un’autobiografia, per quanto inventata, perché lo è il protagonista Vittoriano Cicuttini) e la sua penna per la fluidità con cui riesce a intrattenere il lettore per tutte le trecento e più pagine della storia.
Marcuzzi si inventa un ragazzo friulano che, orfano di madre dalla nascita, cresce da solo con il padre e gli zii nella provincia udinese. Cresce con i limiti e i problemi di un animo sensibile allevato da un padre piuttosto duro. E scopre quasi per caso, per rincorrere il bisogno di stringere un’amicizia, il talento e la passione per la pallacanestro. Diventato abbastanza grande, tanto da firmare un contratto da professionista, arriva l’amore per una ragazza milanese, quindi la loro figlia Irene e poco dopo, a 24 anni, comincia la loro avventura di giovane famiglia in America. E poi… e poi non resta che scoprire cosa accade a Vittoriano negli anni che seguono.
Ma è dunque questo un romanzo sportivo, per addetti ai lavori? La risposta è no: non bisogna conoscere le regole dello sport, la mitica figura di Dino Meneghin piuttosto che i nomi delle franchigie NBA per apprezzare quanto viene raccontato.
Tuttavia c’è, eccome, la pallacanestro. L’autore ha giocato a basket e dalle righe questa sua esperienza diretta trapela in descrizioni, termini, aneddoti. Io stesso ho praticato per qualche anno questo sport, con un trasporto per l’NBA che a sedici anni era quasi totalizzante: ecco perché mi sono stupito a cercare su Google notizie su Vittoriano Cicuttini. Prima di leggere “Ventiquattro secondi” ero certo che i primi due italiani ad approdare in NBA fossero stati, nella seconda metà degli anni novanta, Esposito e Rusconi. Ma il racconto è talmente verosimile, che un dubbio mi è venuto. Ma vuoi mica vedere che questo Cicuttini sia esistito davvero!?
Consigliato a chi vuole leggere un romanzo in cui la famiglia è al centro della storia. Lo sport è uno scenario da cui ognuno può prendere quello che gli serve, anche poco o nulla quindi. Ovviamente da consigliare anche a chi ama la pallacanestro: ci sono fatti realmente accaduti e tanti nomi mitici, da Magic Johnson a Danilo Gallinari, che è bello incontrare facendosi accompagnare dalle parole di Vittoriano.
Titolo: Ventiquattro secondi. Autobiografia di Vittoriano Cicuttini
Autore: Simone Marcuzzi
Casa Editrice: 66thand2nd
Anno: 2016