Rock oltre Cortina – Beat, Prog, Psichedelia e altro nei paesi del Blocco Comunista 1963-1978 è un interessantissimo volume realizzato da Alessandro Pomponi e pubblicato dalla casa editrice Tsunami, specializzatasi in opere attinenti il mondo della musica. L’autore si occupa professionalmente di collezionismo e cultura musicale, pubblicando articoli su gruppi e formazioni di musica rock “underground” di derivazione non anglosassone.
Lavoro unico nel suo genere, questo prezioso testo per gli amanti del Rock è frutto di un’appassionata ricerca durata anni: impossibile altrimenti recuperare tutte queste informazioni sui gruppi musicali dell’Europa dell’Est, che sfido chiunque ad aver anche solo sentito nominare. Figuriamoci a saperne la storia, le pubblicazioni, le vendite! Va anche detto che i gruppi di quei Paesi in quegli anni scelsero quasi sempre la lingua locale, ulteriore elemento che ne ha reso difficile la loro diffusione nelle nostre terre.
Eppure di musica Rock se ne è fatta, e buona, anche in quelle regioni che hanno subito non solo l’influenza ma anche la dominazione comunista. Un legame con il Paese sovietico e la sua cultura che per forza di cose ha privato la popolazione della musica proveniente dall’Occidente, dal Regno Unito e U.S.A. in primis, ma anche dalla vicina Germania, che aveva in Amburgo un centro importante (si pensi all’esperienza tedesca dei giovani Beatles).
Se non fosse stato per delle radio straniere in grado di raggiungere grandi distanze, sarebbe stato davvero difficile riuscire ad ascoltare le note dei gruppi che tutti noi amiamo e conosciamo. I popoli dell’Est hanno trovato la loro fonte di musica Rock nelle frequenze di Radio Lussemburgo e Radio Capodistria, che potevano essere captate anche da apparecchi (opportunamente modificati) situati in Cecoslovacchia o Ungheria ad esempio.
Un libro che non può non partire analizzando i contesti socio-politici in cui i musicisti si trovavano a vivere e realizzare i propri dischi. Ecco che allora scopriamo come ogni Paese del Patto di Varsavia abbia avuto una sua scena musicale comunque interessante. I capitoli più densi (con più materiale pubblicato) sono quelli relativi a Cecoslovacchia, Ungheria e Polonia. Mentre si ha poco dalla Repubblica Democratica di Germania, Romania e Bulgaria. Questo a causa di differenti contesti politici, che hanno enormemente influenzato la produzione artistica e musicale.
Il 1978 è l’anno che conclude la stagione musicale Rock protagonista di questo volume. Non è un caso: nel resto del mondo c’è l’esplosione della cultura punk, e potete solo immaginare quanto i regimi di stampo sovietico possano aver tollerato espressioni del genere… Quei pochi esempi di formazioni punk non riuscirono a pubblicare nulla, relegati a esibirsi in cantine o locali di infimo livello. Ma allo stesso tempo c’è anche un allentamento di divieti e censure, e la musica “ribelle”, per dirla alla Finardi, sembra perdere stimoli e non trovare nulla di nuovo da dire…
Un libro davvero raro quello di Pomponi, che regala all’appassionato una finestra su un mondo musicale finora inesplorato. Può sicuramente piacere anche a chi ama la Storia contemporanea, ricevendo da queste pagine un’indagine storica sicuramente originale.
Autore: Alessandro Pomponi
Titolo: Rock oltre Cortina
Editore: Tsunami edizioni
Anno: 2016