Allo scorso Book Pride di Milano ho avuto modo di imbattermi nello stand della giovane casa editrice bookabook. Sono stato incuriosito dalla modalità della loro offerta editoriale, che la co-founder Emanuela Furiosi ci spiega in questa intervista.
Cosa distingue bookabook dalle altre case editrici?
Prima di tutto, che cosa abbiamo in comune con le case editrici che ci piacciono: la ricerca della qualità e dell’originalità, attraverso il giudizio di uno o più editor professionisti. Ci distinguiamo perché noi non facciamo una valutazione di commerciabilità dell’opera, la lasciamo ai lettori, attraverso una campagna di crowdfunding.
La rivoluzione passa dal trasformare i lettori da consumatori a parte attiva del processo editoriale. Crediamo, infatti, che il soggetto più titolato a interpretare i gusti e i desideri del pubblico sia… il pubblico stesso!
Com’è nata l’idea di adottare questo innovativo modello di business?
Nel 2013 Tomaso Greco si stava occupando di crowdfunding per un progetto di ricerca nell’università in cui insegna (Università dell’Insubria). Abbiamo iniziato a ragionare insieme sull’idea di sperimentare la forza e l’innovatività del crowdfunding in un settore tradizionale e per di più in crisi come l’editoria. Così il 2 aprile 2014 è nato bookabook, il crowdfunding del libro. L’obiettivo era unire la forza di creare comunità tipica del crowdfunding con il piacere tradizionale della lettura. Senza voler sostituire questo piacere tradizionale (che anzi a bookabook coltiviamo quotidianamente!), si voleva offrire una possibilità in più: quella di rendere i lettori partecipi della costruzione di un libro, creandogli intorno una vera e propria comunità.
Che numeri possiamo dare a due anni dall’inizio di bookabook?
I dati sono senza dubbio molto promettenti:
Campagne finanziate 36
Success rate 57%
Libri pubblicati 13
Libri in pubblicazione 17
Per partecipare da lettore e sostenere un progetto, cosa si deve fare?
È sufficiente fare un salto su bookabook.it, leggere gratuitamente le anteprime dei libri e, una volta trovato il libro che vorremmo leggere, pre-ordinarlo nel formato che si desidera. È il principio delle campagne di crowdfunding: se la campagna raggiunge il traguardo, si riceve il libro, altrimenti si viene rimborsati integralmente. Il lettore non rischia nulla e diventa, moralmente, editore del libro che ha scelto di sostenere.
Per proporre un proprio scritto invece, quali sono le tappe?
In primo luogo, agli autori viene richiesto di compilare un form su bookabook.it/proponi/, fornendo la trama del proprio libro e una breve anteprima. Ogni proposta viene poi sottoposta a una prima valutazione da parte dell’editor. Se l’editor la ritiene compatibile con i parametri editoriali di bookabook, l’autore verrà contattato per inviarci il resto del manoscritto per la valutazione definitiva. In ogni caso, bookabook si impegna a rispondere a tutti gli autori.
In media, quante possibilità di successo ha una proposta? Avete un esempio di titolo che ha ottenuto particolare successo?
Tutte le proposte sono inizialmente sottoposte a un’attenta valutazione professione del team, basata esclusivamente su parametri qualitativi. Se l’autocandidatura passa questa prima fase, poi ha in media il 57% di possibilità di raggiungere il goal. Una percentuale così alta è dovuta principalmente al fatto che studiamo insieme all’autore il modo migliore per costruire una comunità attorno al suo libro.
Tra i titoli di maggior successo ricordiamo B Corp Handbook, per far conoscere la realtà delle B Corporation anche nel nostro paese, e l’antologia Graffiti di Giuseppe Iaculo che, pur essendo ancora in campagna, ha già abbondantemente oltrepassato il goal.
Quali sono i generi letterari che vanno per la maggiore?
I generi letterari che riscuotono maggior successo sono senza dubbio i gialli e i noir, ma anche le antologie e i romanzi rosa, tra cui ricordiamo Corso Regina 68 di Camilla Bonetti.
Infine, qualche suggerimento letterario per i nostri lettori.
Potremmo dirvi di provare bookabook perché è un’esperienza nuova, che vi rende protagonisti. Sarebbe una buona argomentazione probabilmente, ma preferiamo suggerirvi di leggere uno dei libri scelti dai lettori su bookabook. Scegliete un libro del vostro genere preferito, o anche lontano dai vostri gusti abituali. Siamo pronti a scommettere che vi conquisterà!
2 commenti
Diciamo che hanno una linea editoriale che più che altro si sposa con il “political correct”, difficilmente se non ci sono omosessuali, trans e quant’altro qualunque cosa si mandi possa essere presa in considerazione, specialmente quando si raccontano realtà che loro ignorano e non vogliono ascoltare. Ma che esistono e sono parte della vita.
Il resto dopo che loro dicono di aver letto “con attenzione” non fanno nessuna menzione valutativa al romanzo, se ne escono con la manfrina dei parametri editoriali, che con tutta probabilità corrisponde a un’offesa bella e buona.
Casa edutrice faziosa che pubblica solo in base ai gusti politici. Questo però non lo dicono