Per chi ancora non fosse inciampato nel successo di Valentina Notarberardino, Fuori di testo è un libro che non può mancare nello scaffale di ogni lettore attento.
Certo, questa è una rubrica di editing e di editing per l’appunto si parlerà, ma a cambiare sarà la prospettiva con cui i libri vengono affrontati e analizzati. Del resto il successo letterario non dipende unicamente dal contenuto, ossia cosa è narrato, bensì gioca un ruolo importante anche come le singole informazioni sono disposte lungo il perimetro del testo.

Perciò, caro lettore, se ti sei lasciato sfuggire la recensione video di questo volume nel nostro canale Instagram, non preoccuparti, puoi recuperare ora: dopotutto dei libri belli non ci si stanca mai di parlare.

Pubblicato nel novembre 2020 dalla casa editrice Ponte alle Grazie, Fuori di testo rappresenta un prezioso vademecum per quanti desiderano tuffarsi nel mare dell’editoria, surfando lungo le onde imprevedibili del mercato librario.

Grazie a una struttura ordinata e coinvolgente dei capitoli, l’autrice sfascicola letterariamente l’oggetto-libro e analizza con sguardo curioso le singole componenti, procedendo dall’esterno all’interno del volume e guidando il lettore in una nuova esperienza, visivamente tattile, del libro.

Perché le copertine della collana einaudiana «Stile Libero» conservano l’elegante sobrietà del bianco? Cosa attira lo sguardo del lettore infreddolito che nelle vacanze di Natale si getta in libreria in cerca di un regalo dell’ultimo minuto?

Notarberardino svela abilmente i segreti celati dietro il visto si stampi di un romanzo di successo, raccogliendo divertenti e significative testimonianze di editor e autori della letteratura contemporanea, che riferiscono pagina dopo pagina la loro esperienza in casa editrice.

Sederi, volti, schiene, organi genitali: guardando in giro ne abbiamo notati parecchi. Non siamo vittime di un attacco di voyeurismo ma ci riferiamo a una tendenza italiana in fatto di copertine, che spesso vedono protagoniste alcune parti del corpo.

Se la cromaticità della copertina conquista l’occhio prima ancora di scorgere il nome dell’autore, è ormai risaputo che un titolo azzeccato e pungente spesso precede un corposo scontrino alla cassa. Infatti sono in pochi a sapere che il titolo originario con cui Paolo Giordano presentò il suo volume era Dentro e fuori dall’acqua, divenuto poi, grazie all’intuito dell’editor mondadoriano Antonio Franchini, La solitudine dei numeri primi. Inutile soffermarsi sul successo che questa intuizione ottenne nel panorama della letteratura contemporanea.

Tuttavia, per spingere il lettore all’acquisto di un libro non bastano certo una copertina accattivamene e un titolo provocatorio: i risvolti di lettura sono imprescindibili per conquistare l’interesse di un potenziale cliente.
Disposti nelle bandelle delle sovraccoperte o nella quarta di copertina, i risvolti di lettura contengono un’anticipazione di quanto un libro custodisce al proprio interno e regalano al lettore accorto che vi adagia lo sguardo un primo assaggio dell’avventura narrativa contenuta.

Risvolti informativi, risvolti descrittivi e interpretativi, rivolti critici oppure elogiativi: sono molteplici gli stili e le modalità con cui un editore si approccia a questo microtesto letterario, consapevole del ruolo cruciale che le sue poche righe giocano nella selettività concorrenziale della libreria.

‘L’arte del risvolto’ è più complessa di quanto si pensi. I risvolti devono venire incontro al libro, all’editore, all’autore. Sono stato fortunato. Né l’editore, né l’autore, sono mai intervenuti a chiedere modifiche; e neppure a darmi suggerimenti.

Con queste parole Salvatore Silvano Nigro tratteggia il felice rapporto con Andrea Camilleri e i libri dello scrittore siciliano, di cui era l’autore dei numerosi risvolti, in una collaborazione iniziata nel lontano 2001 e proseguita fino all’ultima stagione del commissario Montalbano, con il postumo Riccardino, uscito in seguito alla scomparsa dello scrittore nel 2019.

Nelle sue pagine, dunque, Notarberardino restituisce concretezza e vitalità al mondo della carta stampata, tratteggiando bozzetti narrativi della vita editoriale in grado di coinvolgere ed emozionare il lettore sin dalle prime pagine.
Copertine, titoli, risvolti, dediche, note, ringraziamenti e fascette: lo sguardo attento della scrittrice non tralascia alcun aspetto del libro, restituendo un affresco variegato e poliedrico del mondo librario come mai prima era stato fatto.

In breve, una guida preziosa per amare i libri e poterli comprendere nella loro moderna antichità.

Ho scelto, studiato, smontato, analizzato, descritto e raccontato quello che mi piaceva e, soprattutto, che più mi incuriosiva. L’ho fatto senza alcuna pretesa di esaustività ma, lo ammetto, con molto colpevole divertimento, stato d’animo troppo bello per non essere condiviso.
(dall’Introduzione dell’autrice.)

Autore: Valentina Notarberardino
Titolo: Fuori di testo. Titoli, copertine, fascette e altre diavolerie
Editore: Ponte alle Grazie
Anno: 2020
Pagine: 336