Al centro del nuovo romanzo di Simone MarcuzziFratelli”, edito da DeA Planeta, c’è il rapporto tra Alberto e Lorenzo, due fratelli nati in una famiglia del Friuli Venezia Giulia in un’epoca che potremmo collocare tra la fine degli anni’70 e l’inizio degli anni ’80. Se consideriamo che l’autore è di Pordenone, nato nel 1981, si può anche pensare come elementi autobiografici e ricordi di vita vissuta abbiano ispirato la sua penna o quantomeno indicato la via.

Il libro si costruisce sulla narrazione di tre periodi della vita di Alberto, il fratello più piccolo: l’infanzia, le scuole medie e i trent’anni. In ognuno di questi periodi è accaduto un fatto che in qualche modo ha segnato la sua esistenza e il rapporto con Lorenzo. Non solo, in queste vicende è importante anche la figura di Fabrizio, con cui Alberto stringerà un’amicizia speciale, di quelle che resistono a distanze, al passare degli anni e alle notevoli diversità caratteriali.

Anche i genitori hanno un ruolo importante, in particolare la madre Luisa che non ha mai superato il trauma di aver visto annegare il proprio fratello (Lorenzo, stesso nome dato al primogenito) durante una gita in barca in gioventù. Non potrebbe essere diversamente in effetti: come possono i figli non essere influenzati nel loro percorso di crescita dai propri genitori?

I tre periodi che abbiamo introdotto riportano anche un’etichetta che descrive, se vogliamo, il suo ruolo percepito. Se per l’infanzia è canzonato “zavorra” dal più grande Lorenzo, nella seconda parte è visto come “socio” dall’amico e compagno di scuola Fabrizio; infine diventa “Alberto”, conquistata la propria maturità e indipendenza.

Ma come evolve il rapporto tra il bambino che vede come faro il fratello più grande quando quest’ultimo entra nell’adolescenza? E come prosegue l’amicizia con Fabrizio dopo un fatto “strano” accaduto durante una gita scolastica? Come sarà Alberto intorno ai trent’anni e che forma avranno assunto queste due particolari relazioni? Vicende, emozioni e dinamiche relazionali in cui ci ritroviamo coinvolti con naturalezza in questo percorso di vita famigliare lungo 360 pagine.

Come già in “Ventiquattro secondi” Marcuzzi dà prova di saper creare personaggi che ci appaiono più che realistici, reali. Dialoghi e pensieri ben impressi sulla carta, senza eccessi o invenzioni che risultino artificiose. Un romanzo introspettivo che ci riporta a quelle giornate in cui anche noi si era “il miglior amico” e, per chi ne ha avuto la fortuna, il fratello.

Autore: Simone Marcuzzi
Titolo: Fratelli
Editore: DeA Planeta
Anno: 2020