Pubblicato a maggio 2019 da Sellerio, Il cuoco dell’Alcyon è l’ultimo libro sul Commissario Montalbano uscito prima della morte di Andrea Camilleri, avvenuta lo scorso 17 luglio.
Non si tratta, presumibilmente, dell’ultima storia su Montalbano. Più volte lo scrittore siciliano aveva dichiarato, in passato, che la fine del commissario era già scritta. Nel 2017, intervistato da Bianca Berlinguer, aveva dichiarato:
“Ho scritto la fine dieci anni fa, ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto, non si sa mai se poi arriva l’Alzheimer. Ecco, temendo l’Alzheimer ho preferito scrivere subito il finale. La cosa che mi fa più sorridere è quando sento che il manoscritto è custodito nella cassaforte dell’editore… E’ semplicemente conservato in un cassetto”.
In attesa dunque dell’ultimo atto della saga – letteraria e televisiva – più famosa dell’ultimo mezzo secolo in Italia (e non solo: tra i messaggi di cordoglio si registra anche quello dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, che su Twitter ha scritto: «Ho letto, ho apprezzato e ho imparato molto dalla lettura dei libri di Montalbano di Andrea Camilleri. Era uno scrittore saggio e di talento. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Mi mancherà e mi mancherà Montalbano, molto») eccoci alle prese con una storia concepita una decina d’anni fa e nata “non come romanzo ma come soggetto per un film italo-americano“. Tramontato il progetto, Camilleri ha riadattato la storia, nella quale si percepisce un grado di azione superiore alla media: travestimenti, inseguimenti, l’FBI di mezzo…
Il libro si apre con il suicidio di un operaio, ma subito la trama si ingarbuglia attorno alla figura del titolare dell’azienda in cui avviene la morte. Mentre cerca di districare la matassa, Montalbano viene di fatto estromesso dal suo ruolo: la sua squadra – i fidati Augello, Fazio e Catarella – sono trascinati dal vortice di eventi che si abbatte sul commissariato di Vigata. E all’orizzonte c’è una misteriosa barca a vela, l’Alcyon.
Costretto dall’indagine a camuffarsi in modo da rendersi irriconoscibile, all’epilogo della vicenda – quando ripercorre l’accaduto – Montalbano ci spiazza per un attimo:
Avrebbi fatto ‘n modo che quella storia non gli sarebbe mai appartinuta (…). A bordo dell’Alcyuon c’era stato un omo che non aviva né il sò nomi né la so facci.
Con la solita maestria, Camilleri – nel suo patois letterario, una neolingua ormai entrata nell’uso comune per molte delle sue espressioni – scioglie tutti i nodi. I lettori saranno confortati nel ritrovare la schiera di personaggi che fanno da contorno a Montalbano: la fidanzata Livia, il giornalista Nicolò Zito, il ristoratore Enzo… Presenze che fanno sentire a casa gli amanti delle storie di Montalbano.
Andrea Camilleri
Il cuoco dell’Alcyon
Sellerio editore Palermo 2019
Pagine 247