Durante il mese appena trascorso, la maggior parte dei lettori francesi ha scelto dei romanzi “impegnati”, che raccontassero misteri irrisolti o storie di vite complicate e drammatiche. Ma, come dimostrato da Legardinier, non sempre l’epilogo è tragicamente scontato: basta affrontare i problemi quotidiani con il giusto spirito.
1. Charlotte – David Foekinos
Foekinos, autore di successo con 13 romanzi all’attivo, ripercorre la vita di Charlotte Salomon, pittrice scomparsa a ventisei anni, dall’infanzia trascorsa a Berlino alla fuga in Francia dovuta alle persecuzioni naziste. Esule e in pericolo, Charlotte comincia a comporre opere autobiografiche caratterizzate da un’introspezione e da una modernità sorprendenti. Il romanzo quest’anno ha vinto il Premio Renaudot e il Premio Goncourt, due importanti premi letterari francesi.
2. Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier – Patrick Modiano
Al secondo posto troviamo il Premio Nobel per la letteratura del 2014, Patrick Modiano, con il suo ultimo romanzo. Tutto inizia con una telefonata a Jean Daragane: uno sconosciuto ha trovato la sua vecchia rubrica. La perdita, per Jean, non è stata un fatto di grande importanza, e per una buona ragione: nella rubrica «nessuno dei nomi apparteneva a persone che avevano avuto un peso nella sua vita». Tuttavia questo piccolo avvenimento cambierà il suo destino. Modiano sa combinare alla perfezione passato e presente, con uno stile chiaro, lasciando sempre una certa suspense.
3. Pas pleurer – Lydie Salvayre
Il romanzo della Salvayre è stato celebrato dalla critica francese sin dalla sua uscita; la vincita del Premio Goncourt poi l’ha reso un bestseller di questo mese. Superando l’incomprensione del “Fragnol”, il mix di spagnolo e francese parlato da sua madre Montsé, l’autrice ne ha trascritto i ricordi, permettendo a lei stessa e al pubblico di rivivere gli anni tumultuosi della guerra civile spagnola del 1936-37. Gli avvenimenti assumono così una prospettiva del tutto inedita: il piccolo villaggio tra le alture della Catalogna in cui Montsé ha vissuto riflette la situazione della Spagna intera. Un racconto tragico, in cui non mancano però l’ironia e l’humor.
4. Constellation – Adrien Bosc
Il 27 Ottobre 1949, il nuovo aereo dell’Air France, il Constellation, accoglie a bordo trentasette passeggeri. Il 28 ottobre, l’aereo non risponde più alla torre di controllo. È sparito mentre si preparava all’atterraggio sull’isola di Santa Maria, nell’arcipelago delle Azzorre. Nessun superstite. La domanda posta da Adrien Bosc in questo primo e ambizioso romanzo non è tanto come, ma perché? Quale catena di casualità ha fatto precipitare l’aereo? E chi sono i passeggeri?
Le Figaro ha commentato così questo romanzo: «Come se volesse evitare di offendere la memoria dei defunti, Bosc conduce la propria indagine con un’estrema delicatezza. Racconta un’epoca in cui la Francia è stata molto diversa, ancora segnata dalla guerra, ma piena di speranza per il futuro».
5. Ca peut pas rater – Gilles Legardinier
Ca peut pas rater è un romanzo umoristico, incentrato sulla storia di Marie che, improvvisamente, viene lasciata dal suo fidanzato. Fin qui, nulla di originale. Ma il ragazzo in questione è un vero mascalzone e Marie, che vuole avere l’ultima parola, decide di vendicarsi. A questo si aggiungerà una situazione sempre più tesa al lavoro, tuttavia Marie dimostrerà di avere una grande capacità di riprendersi anche dalle situazioni più umilianti, e una buona dose di auto-ironia, che l’ha resa una dei personaggi più amati dai lettori francesi nell’ultimo mese.