Con l’ultima opera tradotta da Claudia Cozzi per Iperborea, Jan Brokken romanza la parabola esistenziale di Rudy Truffino, l’avventuriero che ha dedicato la sua vita alla scoperta della foresta pluviale del fiume Orinoco.
In Jungle Rudy, Brokken rende omaggio a Rudy Truffino, olandese di nascita (è nato a L’Aia nel 1928), ma di chiare origini italiane, un pioniere che ha trascorso metà della sua esistenza nella Gran Sabana del Venezuela, definita in passato il “Mondo perduto”.
Una terra selvaggia e ignota circondata dalle montagne a cima piatta, i tepui (che significa in lingua locale “case di dio”), dagli immensi canyon e dalle alte cascate – primo tra tutti il Salto Angel, la cascata più alta del globo con i suoi 979 metri di dislivello.
Un immenso territorio, aspro e pericoloso, che Truffino ha contribuito a mappare.
«Per noi che voliamo, la Gran Sabana è il grande cimitero. Ma senza di noi la Gran Sabana non sarebbe ancora sulla mappa.»
Jungle Rudy è una biografia e un libro di avventura, zeppo di forti emozioni e imprevisti. Inizialmente pubblicata ad Amsterdam nel 1999, l’opera è corredata da molte foto inedite rinvenute dagli archivi privati di Rudy Truffino e dei suoi famigliari.
Una personalità travolgente quella di Truffino che non poteva che rapire lo spirito appassionato di Jan Brokken:
«Non avevo in programma di scrivere di lui – avevo appena terminato un romanzo e volevo sfruttare le settimane in Venezuela per pensare con calma al successivo –, tuttavia mi era sembrato da subito un uomo dai tratti romanzeschi».
Errando prima in Tunisia e poi in Repubblica Dominicana, Truffino troverà il suo habitat naturale nella foresta vergine del Venezuela, dove arriverà negli anni cinquanta del XX secolo. Qui imparerà le tecniche di caccia, pesca e sopravvivenza dagli indios, prima scettici ma infine ospitali verso l’uomo bianco.
Il sostegno degli indios pemón gli permetterà la mappatura della giungla e la conoscenza diretta di Charlie Baughan, una sorta di maestro Indiana Jones cui il fato assegnerà la tragica fine di un incidente aereo.
Tra centinaia di escursioni, piante rare e animali esotici, Rudy trascorre le giornate nella Gran Sabana ascoltando la musica classica di Mozart, Bach, Mahler ed Ella Fitzgerald, e insieme alla compagna di avventure Gerti Koppenwallner che diventerà sua moglie nel 1959.
Jan Brokken ci conduce con lui nel viaggio esplorativo sulle tracce e sui luoghi del leggendario “Jungle Rudy” e lo fa con un linguaggio preciso e descrittivo, ma che non perde la verve romanzesca.
Una lettura quindi godibilissima per una trama composta in maniera avvincente, attraverso le fasi di una vita al limite vissuta per l’oggi, senza pensare all’incerto domani.
Autore: Jan Brokken
Titolo: Jungle Rudy
Editore: Iperborea
Pagine: 320
Anno: 2018